Violenza sessuale, prete di 89 anni accusato di abusi su un 14enne. Il sacerdote rinviato a giudizio

Le prove a carico del religioso sarebbero schiaccianti e come prevede la riforma Cartabia, è stato deciso di mandarlo a processo

Sabato 13 Aprile 2024 di Marco Aldighieri
Il sacerdote è finito a giudizio. Qui il Tribunale di Padova

TREBASELEGHE (PADOVA) - L’accusa è pesante: violenza sessuale ai danni di un ragazzino di 14 anni.

E il colpevole sarebbe un prete, don Giuseppe Bacchion, 89 anni nativo di Mirano e residente a Noale. Entrambi comuni veneziani e inseriti nella Diocesi di Treviso. Le indagini sono state condotte dai carabinieri coordinati dal pubblico ministero Sergio Dini. Il prelato, difeso dall’avvocato Niccolò Zampaolo del foro di Padova, l’altro giorno è finito davanti al Gup Laura Alcaro, e il giudice ha deciso di rinviarlo a giudizio. Le prove a suo carico sarebbero schiaccianti e come prevede la riforma Cartabia, è stato deciso di mandarlo a processo perchè le probabilità di una condanna solo alte. 


I FATTI
L’episodio risale al 30 gennaio del 2023. Un pomeriggio due ragazzini si sono dati appuntamento sul sagrato della chiesa per giocare con gli skate. E mentre si divertivano accanto a loro si è fermata un’automobile, da dove è sceso l’anziano prete. I due adolescenti, senza minimamente sospettare quello che sarebbe accaduto di lì a poco, si sono fermati pensando che il conducente avesse bisogno di un’informazione. Invece nel giro di pochi minuti si è consumata la violenza sessuale. Il sacerdote avrebbe rivolto al ragazzino più piccolo, quello di soli 14 anni, alcuni apprezzamenti inequivocabili, allungando una mano e toccandolo nelle parti intime. 
Lo studente ha immediatamente reagito scacciando la mano del religioso e, insieme all’amico, lo ha preso a male parole intimandogli di andarsene immediatamente e di lasciarli in pace. Cosa che il don avrebbe fatto, risalendo in auto e allontanandosi. 

LA VENDETTA
La vicenda però non è finita lì. Poco dopo i due ragazzi hanno riconosciuto, parcheggiata lungo la strada in paese, l’auto del prete e hanno colpito con dei calci una portiera. Il sacerdote, che era poco distante, li avrebbe quindi raggiunti chiedendo di smettere e tentando di giustificare e minimizzare quanto accaduto poco prima. Questo secondo il racconto, poi fornito dallo studente agli uomini dell’Arma. 


LE INDAGINI
Dopo una nuova breve discussione i due ragazzini sono rientrati a casa e il 14enne, ancora molto scosso, ha raccontato tutto ai genitori. Poco dopo, accompagnato dal padre, si è presentato nella caserma dei carabinieri per la denuncia. Il racconto dello studente è stato subito ritenuto credibile dagli inquirenti. E così sono scattate le indagini. Ma a incastrare don Bacchion, secondo l’accusa, sono state alcune immagini registrate dalle telecamere della videosorveglianza della parrocchia dove era ospitato. 
Gli occhi elettronici lo avrebbero immortalato proprio mentre toccava nelle parti intime il ragazzino. Secondo la ricostruzione dei fatti, sarebbe arrivato a Trebaseleghe per fare visita ad alcuni amici, ma in paese non è conosciuto. 
Bacchion è stato ordinato parroco il 24 giugno del 1960. Attualmente dimora in una casa di riposo e il prossimo 13 di agosto spegnerà 90 candeline. Il 5 ottobre di quattro anni fa nella parrocchia di Zeminiana e San Dono di Massanzago era stata celebrata una messa per festeggiare i sessant’anni di sacerdozio proprio di don Giuseppe Bacchion. 

Ultimo aggiornamento: 10:18 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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