La data storica è arrivata. E sarà dopodomani, sabato 28. Perché alle 10,30 verrà cancellata definitivamente ogni traccia dell’ex Bronx nel complesso Serenissima, che per anni ha portato alla ribalta mondiale un’immagine negativa di questo angolo di Padova, emblema del degrado, e quartiere generale di delinquenti e pusher.
A seguire l’intervento di smantellamento dell’ex complesso Serenissima è il vice sindaco Andrea Micalizzi, il quale nelle scorse settimane aveva annunciato che il muro sarebbe stato eliminato dalla ditta Brenta, la stessa che ha demolito i condomini che costituivano il bronx, dopo una complicata operazione di bonifica dall’amianto utilizzato per attaccare le piastrelle in molti dei bagni e delle cucine degli edifici poi rasi al suolo. «Ha le ore contate - ha osservato il vice di Sergio Giordani - quest’ultimo baluardo che ci ricorda un periodo buio. Anche se dal punto di vista pratico l’intervento è molto semplice, sotto l’aspetto simbolico è invece estremamente significativo, perché quella separazione, che aveva lo scopo di impedire di spacciare e di scavalcare la recinzione nella zona retrostante del complesso Serenissima, è diventata nel tempo l’emblema della separazione e della tensione che si viveva in quel luogo, che hanno avuto eco in tutto il mondo».
Il complesso Serenissima era stato costruito negli anni Settanta per ospitare gli studenti: 300 alloggi, in 6 palazzine. Nel 1990 erano arrivati spacciatori, delinquenti e prostitute; nel 2006 Zanonato aveva fatto costruire il muro e l’anno dopo aveva chiuso le abitazioni, spostando gli inquilini. Sarà poi Giordani nel 2018 a proporre la permuta con il Demanio e ad acquisire tutti gli appartamenti: il Comune ha speso 5 milioni di euro per comprarli, 800 mila per le demolizioni e 500mila per la bonifica dall’amianto. Il valore dell’area che passa al Demanio è di circa 12 milioni di euro.