Padova. Migranti, 200 euro alle famiglie che accolgono in casa un richiedente asilo

Il Comune ha istituito l'albo delle famiglie accoglienti. Colonnello: «Queste persone saranno affiancate da specialisti per facilitare la ricerca di lavoro»

Giovedì 17 Novembre 2022 di Alberto Rodighiero
Margherita Colonnello annuncia la nuova misura

PADOVA - Il Comune istituisce l'albo delle famiglie accoglienti. Ad annunciarlo è stata, ieri mattina, l'assessora al sociale Margherita Colonnello. I nuclei familiari che decideranno di aprire le loro porte a un richiedente asilo riceveranno 200 euro al mese. «Ad oggi sono già sei le famiglie che hanno aderito al progetto senza che neppure ci sia stato bisogno di pubblicizzare questa nuova iniziativa - ha spiegato Colonnello - L'impegno richiesto è di sei mesi, in cui, appunto riceveranno un contributo spese di 200 euro al mese».

Come funziona

«Siamo particolarmente orgogliosi di aver approvato questa progetto - ha aggiunto l'esponente del Partito democratico - Padova è una città estremamente accogliente e, già in passato, ha dato prova di aver saputo accogliere in famiglia i migranti».
«Ora abbiamo deciso di far diventare strutturale questa iniziativa - ha detto ancora la titolare del Sociale - Un'iniziativa che prevede di ospitare i migranti che hanno già avuto un'esperienza di prima accoglienza. Queste persone, oltre che dalla famiglia ospitante, saranno affiancate da un'equipe multidisciplinare che le aiuterà nella ricerca di lavoro e nel partecipare a corsi di formazione o a corsi di lingua italiana».
«Questo è un modello che ha già mostrato la sua efficacia - ha concluso - essendo accolti in una famiglia italiana, infatti, i migranti riescono ad acquisire più in fretta moltissimi strumenti che saranno loro utili per il futuro».

Non solo richiedenti asilo. In questo periodo il Comune è impegnato anche su altri fronti.

I sostegni

Martedì, per esempio, con due settimane di anticipo, è scattata l'accoglienza invernale. Se normalmente partiva con il 1° dicembre, quest'anno si è deciso di anticipare per far fronte alle basse temperature e al numero di persone senza fissa dimora presenti sul territorio comunale. Si parte con diverse strutture di accoglienza per un numero complessivo di oltre 130 posti, tra cui l'Asilo notturno, la ex scuola Gabelli, Casa a Colori e alcuni luoghi messi a disposizione dalla Comunità di Sant'Egidio. La fine dell'accoglienza è stata fissata per il 28 febbraio, ma in caso di necessità sarà prorogata per il mese di marzo. Anche quest'anno il punto di raccolta delle richieste per l'accoglienza invernale sarà la Casetta Borgomagno, nei pressi della stazione, dove sarà per la prima volta allestito anche uno spazio adibito al supporto psicologico delle persone accolte. Sulla scia del lavoro svolto negli scorsi anni, il Piano dell'accoglienza invernale è stato elaborato dal Tavolo inclusione del Comune, che vede la partecipazione di molte realtà del terzo settore e del privato sociale della città e, oltre all'accoglienza, prevede la presenza delle Unità di strada e la grande sinergia con realtà come le cucine popolari. Lunedì sera, poi, per la prima volta è entrato in funzione, in piazzale Stazione, anche il food truck presentato qualche settimana fa, che si occuperà di consegnare pasti caldi alle persone in strada. Nato dall'esperienza maturata sul campo dagli operatori e volontari di Fondazione Progetto Arca durante i periodi di lockdown imposti dalla pandemia, che hanno visto una chiusura forzata delle mense e di altri servizi a supporto delle persone senza dimora, il servizio di Cucina mobile percorrerà le strade cittadine offrendo supporto a chi ne ha più bisogno. 

Ultimo aggiornamento: 13:17 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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