Un padovano su tre vive con mille euro al mese. Poveri nelle zone del Santo, Ghetto e San Giuseppe

Lunedì 11 Luglio 2022 di Mauro Giacon
I redditi dei padovani

PADOVA - Nell'anno orribile del Covid il mito di una Padova ricca e comunque resistente rispetto alle tempeste economiche e sociali è da sfatare. Il reddito medio è di 28.628 euro mentre in provincia è di 23.527 euro, ma si allarga sempre di più la forbice fra chi ha molto e chi ha poco o nulla.
Esaminando le dichiarazioni dei redditi del 2020 effettuate nel 2021, si comprende come in città un terzo dei contribuenti viva con meno di mille euro al mese.

Sono i 51.836 che dichiarano in reddito compreso fra 0 euro e 15mila euro. Addirittura quelli fra 0 e 10mila euro sono 35.684 e hanno una media di reddito di 4.643 euro. Quelli fra 10 e 15mila euro invece sono 16.152, con una media di 12.513 euro.

I POVERI
Un particolare colpisce. Si potrebbe pensare che il fenomeno tocchi solo le periferie. È vero. Abbiamo fatto uno schema e seguendo i codici postali risulta che zone come Montà o la Stanga, Mortise, Ponte di Brenta e soprattutto l'Arcella sono quelle con i redditi inferiori. Ma la sorpresa è scoprire che i poveri si annidano anche in centro storico. Sono 7.375 coloro che denunciano da zero a 10mila euro e concentrati in posti come il Santo, il Ghetto, la Sacra Famiglia. È un problema che il Comune dovrà senz'altro porsi perchè significa spopolamento progressivo. Infatti denunciano meno di 5mila euro l'anno di reddito in media.

LA DISPARITÁ
C'è un altro dato che deve far riflettere. La forbice fra i ricchi e i poveri si allarga. Il 6,3 per cento dei contribuenti supera i 75mila euro e sfonda anche la soglia dei 120mila euro. Ebbene posseggono il 28,8 per cento del reddito dichiarato della città, 1,2 miliardi di euro con un reddito medio di 135mila euro. Nel lato opposto ovvero i redditi da zero a 15mila euro, troviamo il 36 per cento dei contribuenti che producono l'8,7 per cento del reddito complessivo, ovvero 367milioni e 823mila euro con un reddito medio di 7mila 096 euro. Questo significa che c'è un rapporto di uno a venti fra povertà e ricchezza.

NEI QUARTIERI
Un'altra indicazione interessante per quanto riguarda la distribuzione della ricchezza è il parallelo fra rioni e quartieri. Si può facilmente capire come mettendo insieme tutti i redditi (dal povero al ricco) di una zona ci sono delle aree dove il reddito è mediamente due volte quello di altri quartieri. In generale il posto dove si sta meglio è la zona Altinate-S. Francesco seguita da Duomo e Piazze che doppiano i redditi di Arcella, Altichiero, Stanga e Guizza.

LE CLASSI
Guardando adesso in generale, salta all'occhio un altro dettaglio. La classe operaia e impiegatizia quella fra 15mila e 26mila euro è quella portante, rappresenta il 29,4 per cento della ricchezza con oltre 41 mila contribuenti che hanno una media di reddito di 20.552 euro. Significa uno stipendio fra 1000 e 1600 euro al mese. Subito seguita da quella che possiamo chiamare classe media, funzionari del pubblico impiego o capi reparto. La forbice fra 26mila euro e 55 mila euro è in verità troppo ampia a nostro avviso, ma i 38mila che costituiscono il 27,38 per cento dei contribuenti, hanno un reddito medio di 35mila euro.
Al di sopra di questa fascia cominciamo a contare professionisti e imprenditori che costituiscono il 10 per cento del totale. Stiamo parlando di persone che alla soglia minima guadagnano 6.250 euro al mese. Troppo pochi verrebbe da dire. E in effetti il timore è che a Padova ci sia una quota di sommerso, quella che viene definita economia non osservata che si aggirerebbe sul 30 per cento.

 

Ultimo aggiornamento: 12 Luglio, 10:20 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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