Multa ai suoi amici senza mascherina, sfasciata l'auto del sindaco

Venerdì 6 Novembre 2020 di Cesare Arcolini
Multa ai suoi amici senza mascherina, sfasciata l'auto del sindaco
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PADOVA - Ha voluto vendicare i suoi amici, multati pochi giorni fa dal sindaco perchè non portavano la mascherina. E così, ieri mattina presto, è andato sotto casa del primo cittadino di Ponte San Nicolò, nell'immediata cintura urbana di Padova, e gli ha distrutto l'automobile.

Autore dell'atto vandalico un ventunenne, nullafacente, già noto alle forze dell'ordine. É stato immediatamente identificato e denunciato dai carabinieri per danneggiamenti. K.M. avrebbe voluto compiere un atto dimostrativo per dare una lezione a Schiavon, reo di aver preteso nel suo territorio il rispetto delle regole.

I FATTI É accaduto alle 7, in piazza Papa Luciani, dove abitualmente il sindaco Martino Schiavon parcheggia la sua Ford S-Max. Il giovane ha consumato la sua azione in pochi minuti, sotto gli occhi increduli dei residenti che si affrettavano ad andare a lavorare. Il ventunenne che ha sfondato l'auto del sindaco non era nella lista dei sanzionati, ma fa parte della compagnia di giovani del patronato di San Leopoldo che negli ultimi mesi si sono messi in luce per i loro comportamenti tutt'altro che corretti. Il ventunenne ha colpito ripetutamente l'auto con un bidone dei rifiuti e altri oggetti contundenti. Nella foga, si è anche ferito: c'erano tracce di sangue sulla carrozzeria. Grazie agli elementi raccolti dai militari dell'Arma e alle testimonianze di chi ha assistito al raid vandalico, in poche ore il ventunenne è stato identificato e accompagnato in caserma, dove ha negato ogni addebito.

LA RABBIA «Sono arrabbiato e avvilito - commenta con amarezza Schiavon - Evidentemente a qualcuno ha dato fastidio che negli ultimi tempi mi preoccupi in prima persona di colpire chi non rispetta le più elementari regole di civiltà. Non ho mai detto di essere un sindaco sceriffo. Anzi, chi mi conosce sa che preferisco il dialogo alle decisioni drastiche, ma ultimamente la misura è colma e di mezzo c'è il Covid-19. Non accetto prepotenti sul mio territorio». Qualche giorno fa nel quartiere San Leopoldo, il sindaco aveva avuto un duro scontro verbale con un manipolo di ragazzini che non voleva indossare la mascherina. Dopo aver più volte provato a farli ragionare, e dopo essere stato deriso e offeso, ha deciso di prendere i nominativi di tutti e tre i presenti e far procedere la polizia locale ad elevare le sanzioni. «É un episodio di una gravità inaudita - aggiunge Schiavon - Questa persona è riuscita a sapere dove abito, mi ha seguito visto che sapeva quale fosse la mia auto e, cosa ancora più vigliacca, ha gettato nel terrore la mia famiglia. É un comportamento da delinquenti. Se pensava che avessi sbagliato, doveva venire in municipio e affrontarmi. Giocare sporco in questa maniera è davvero grave. Adesso la mia famiglia ha paura e teme che possa accadere anche qualcosa di più grave». 

Ultimo aggiornamento: 7 Novembre, 18:32 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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