PADOVA - I carabinieri della Compagnia di Padova, al termine di indagini, hanno individuato i principali autori della maggior parte dei graffiti nel centro storico e nella periferia di Padova. Si tratta di quattro giovani che sono stati denunciati. Nel corso delle indagini, sono state eseguite perquisizioni ed è stato recuperato materiale per la realizzazione dei murales e bozzetti. Più di 400 i graffiti a cui è stato attribuito un autore.
Avrebbero usato «tag» tipo cruise, crsr, coter, resh, rasche, sobe, bruce, lod, nesta, i quattro writers individuati e denunciati dai carabinieri di Padova.
I carabinieri, nei mesi di ottobre e novembre dell'anno scorso, hanno dapprima provveduto a mappare la città, scattando centinaia di fotografie ai «tag» più ricorrenti, analizzando gli stili, le caratteristiche comuni, e ogni altra caratteristica utile, schedando cosi, oltre 800 graffiti.
Quindi sono stati acquisiti gli elementi utili a fare emergere l'identità dei primi «artisti», spesso collegati tra loro, o appartenenti a delle «crew», gruppi che condividono fini artistici.
L'attenzione degli uomini dell'Arma si è poi concentrata sui sospettati. La mappatura dei graffiti, per altro in continuo aumento, ha permesso di ricondurre a quattro di essi, tra cui uno minorenne, quasi 400 graffiti e scritte varie.
Nel corso delle perquisizioni i carabinieri hanno trovato e sequestrato a casa dei quattro oltre cento bombolette spray, decine di «bozze» su carta di opere eseguite o da eseguire in strada.
Dettagli e approfondimenti sul Gazzettino di Padova in edicola domani 30 marzo
Ultimo aggiornamento: 14:07
© RIPRODUZIONE RISERVATA Avrebbero usato «tag» tipo cruise, crsr, coter, resh, rasche, sobe, bruce, lod, nesta, i quattro writers individuati e denunciati dai carabinieri di Padova.
I carabinieri, nei mesi di ottobre e novembre dell'anno scorso, hanno dapprima provveduto a mappare la città, scattando centinaia di fotografie ai «tag» più ricorrenti, analizzando gli stili, le caratteristiche comuni, e ogni altra caratteristica utile, schedando cosi, oltre 800 graffiti.
Quindi sono stati acquisiti gli elementi utili a fare emergere l'identità dei primi «artisti», spesso collegati tra loro, o appartenenti a delle «crew», gruppi che condividono fini artistici.
L'attenzione degli uomini dell'Arma si è poi concentrata sui sospettati. La mappatura dei graffiti, per altro in continuo aumento, ha permesso di ricondurre a quattro di essi, tra cui uno minorenne, quasi 400 graffiti e scritte varie.
Nel corso delle perquisizioni i carabinieri hanno trovato e sequestrato a casa dei quattro oltre cento bombolette spray, decine di «bozze» su carta di opere eseguite o da eseguire in strada.
Sequestrati anche computer e telefonini, dato che i giovani si fotografano o riprendono mentre operano per pubblicizzare le loro opera attraverso i social network.
Dettagli e approfondimenti sul Gazzettino di Padova in edicola domani 30 marzo