Padova. Il tutor in autostrada fa 52 vittime
al giorno, record alla Ferrari a 270 all'ora

Venerdì 10 Dicembre 2010 di Cesare Arcolini
Un cartello che preannuncia i controlli con il tutor
PADOVA (10 dicembre) - Premere troppo sull'acceleratore in autostrada significa mettere a repentaglio la propria vita e, nel migliore dei casi, pagare multe salatissime. Il tutor infatti "veglia" sugli automobilisti. Ne registra gli spostamenti e memorizza gli eccessi di velocità nelle varie tratte. Il vice dirigente del Compartimento di polizia stradale per il Veneto, Ferdinando Piccenna ha reso noti i numeri dei primi mesi del 2010. Dati che dimostrano ancora come molti in autostrada badino poco al rispetto delle regole del codice della strada.



Dal primo gennaio 2010 al 31 ottobre scorso nel tratto autostradale della provincia di Padova sono stati compilati complessivamente 15.559 verbali per eccesso di velocità, pari ad una media di quasi 52 infrazioni al giorno. Numeri importanti, che devono far riflettere. Insomma, il popolo degli automobilisti ama l'alta velocità e non ha paura di pagare dazio con multe ed eventuali ritiri della patente.



Ferdinando Piccenna mette in guardia i più indisciplinati: «Chi è al volante in autostrada, prova di tutto pur di eludere i controlli delle videocamere dei tutor. Abbiamo parecchi casi, per esempio, di auto fermate dopo che avevano percorso per più chilometri la corsia d'emergenza. È bene che si sappia che il raggio d'azione dei tutor copre anche le corsie in uso solo alle forze dell'ordine o ai mezzi del 118 e dei vigili del fuoco. Chi viene fermato in questo specifico caso, si trova contestato anche l'utilizzo improprio delle corsie riservate alle emergenze».



Di storie curiose ne emergono parecchie. C'è addirittura chi ha provato a spegnere i fanali sotto la telecamera. Con esiti nulli e un aumento del pericolo di provocare incidenti stradali. La novità degli ultimi giorni è quella di munire gli agenti della Polstrada di bancomat per consentire al verbalizzato di pagare in tempo reale la sanzione. Piccenna conclude con il numero di automobilisti che ancora non sanno o fanno finta di non conoscere l'esistenza dei tutor. «Capita spesso - dice - che un automobilista in una tratta autostradale di cento chilometri venga "fotografato" più volte. Le campagne conoscitive dell'utilizzo del tutor sono state ampiamente pubblicizzate, e nelle autostrade la cartellonistica digitale avvisa per tempo che è meglio arrivare più tardi all'appuntamento che trovarsi senza patente o con una multa sostanziosa da pagare».



Il tutor ha la capacità, attraverso la formula velocità uguale spazio fratto tempo, di calcolare la media mantenuta da un’auto in un singolo tratto. A livello nazionale, il record ce l'ha un automobilista che su una Ferrari ha percorso un tratto di quindici chilometri alla media di 270 chilometri orari.
Ultimo aggiornamento: 13 Dicembre, 19:41 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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