"Nuovo" stadio Euganeo, il Comune seleziona 15 architetti

Martedì 6 Agosto 2019 di Gabriele Pipia
la presentazione del progetto
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PADOVA A gennaio la gara per i lavori, la prossima estate l’intervento vero e proprio, nella stagione 2020-2021 l’inaugurazione. Procede l’iter per la ristrutturazione dello stadio Euganeo: il Comune ha appena individuato i 15 professionisti che saranno invitati a partecipare al bando per la progettazione definitiva. Ora emergono anche altre importanti novità. Anzitutto dal punto di vista burocratico: il Comune riuscirà a snellire e velocizzare la procedura grazie all’ultimo decreto “Sblocca cantieri” varato dal governo. Per quanto riguarda gli aspetti tecnici, l’assessore allo sport Diego Bonavina sta tentando di portare la capienza della curva sud sopra la soglia dei tremila posti. Un elemento di modernità, invece, lo troveremo nelle panchine: saranno sotterrate rispetto al terreno di gioco. 
 
IL DECRETO
Il progetto di ammodernamento era stato annunciato il 10 luglio. Il primo stralcio di intervento prevede una nuova curva sud a soli cinque metri dalla porta. Avrà alle spalle due palasport che ospiteranno rispettivamente un pattinodromo e un campo da pallacanestro da 1.200 posti, che sfrutterà la vecchia curva come gradinata. Questi lavori valgono 5,8 milioni e sono già finanziati: due milioni grazie ad un bando del Coni, tre milioni del Credito Sportivo e ottocentomila euro della Fondazione Cariparo. 
La prima necessità riguarda la definizione del progetto definitivo. L’amministrazione comunale potrà sfruttare una procedura che consente di velocizzare i tempi rispetto all’iter canonico. Visto che il progetto definitivo ha un valore inferiore ai 220 mila euro, la legge consente di invitare direttamente al bando almeno cinque studi professionali o singoli professionisti e poi tra questi sarà possibile scegliere a chi affidare l’appalto. Gli uffici tecnici comunali ne hanno individuati addirittura 15 ed entro la fine di agosto saranno spediti gli inviti formali. Si tratta di professionisti che hanno già lavorato nel settore degli impianti sportivi e la maggior parte ha sede proprio in provincia di Padova. Nell’invito il Comune darà 10 giorni di tempo per l’eventuale accettazione. Lo studio che si aggiudicherà il bando avrà 60 giorni per redigerlo. L’obiettivo del Comune è quello di ottenere un progetto definitivo entro novembre. 
APPALTO INTEGRATO
A quel punto, con in mano il progetto esecutivo, il Comune all’inizio del nuovo anno potrà mettere a gara il progetto esecutivo e la realizzazione dei lavori. Anche in questo caso lo “Sblocca cantieri” semplifica l’iter visto che sarà possibile fare un appalto integrato: chi parteciperà alla gara dovrà garantire sia la progettazione sia l’intervento. L’obiettivo è avere il progetto esecutivo pronto tra maggio e giugno 2020. Per il Comune godere dello “Sblocca cantieri” rappresenta un vantaggio perché le procedure sono più snelle e i contenziosi vengono ridotti. A Palazzo Moroni si ritiene che questo iter offra più certezze e che quindi si potrà procedere in modo spedito. 
L’AMPLIAMENTO
Si valuta intanto l’ampliamento della curva sud. Domani Bonavina effettuerà un nuovo sopralluogo con i tecnici comunali per capire se la capienza della curva potrà superare i tremila posti. Ai professionisti che saranno invitati a partecipare al bando, inoltre, l’assessore ricorderà tre ferme volontà dell’amministrazione: le panchine sotterrate rispetto al campo di gioco, il completo rifacimento dei bagni dello stadio e la dipintura dei piloni esterni, che nella sua idea dovrebbero essere ovviamente biancorossi. 
IL SECONDO STRALCIO
La fase successiva dei lavori riguarderebbe invece la curva nord, che verrebbe posta a quindici metri di distanza dalla porta e avrebbe dietro una palestra per l’arrampicata sportiva che potrebbe ospitare anche gli allenamenti legati all’Olimpiade 2026. Qui serviranno altri 5,5 milioni e la copertura finanziaria ancora non c’è: tre investitori si sono già fatti avanti, Bonavina ha chiesto loro di mettere le offerte nero su bianco. La strada seguita sarà molto probabilmente quella del project financing. A Palazzo Moroni c’è fiducia. 
Gabriele Pipia
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Ultimo aggiornamento: 7 Agosto, 07:37 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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