PADOVA (1 novembre) - Ilarit ma anche indignazione nel cimitero di Tombolo (Padova), dove un'arzillo 83enne si preparato quella che sar la propria lapide incidendovi sopra un atto d'accusa verso la moglie, defunta: Vita sessuale sofferta, non perdono Flavia, le sue ceneri non qui. L'uomo, conosciuto in paese come personaggio colto ma piuttosto estroso, ha messo sulla lapide tanto di foto, data di nascita e accanto a quella del suo trapasso ha scritto: «attendo, o decido io». La moglie era morta nell'aprile del 2008, a 82 anni, e le sue spoglie erano state cremate. L'anziano si è presentato ieri nel camposanto di Tombolo, portando a mano la pesante lapide, che poi ha sistemato in un loculo della tomba di famiglia, per una sepoltura preventiva con "sgarbo" coniugale.
Ultimo aggiornamento: 3 Novembre, 15:04
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