In ospedale 200 interventi al giorno, recuperato il 70% di quelli saltati

Sabato 3 Dicembre 2022 di Mauro Giacon
In ospedale 200 interventi al giorno, recuperato il 70% di quelli saltati

PADOVA - I numeri parlano chiaro. La macchina-ospedale si è rimessa a correre. Quarantaduemila interventi chirurgici quest’anno fino a novembre, con una media di di 4.500 al mese, 3mila dei quali programmati.
E, con un aumento verticale negli ultimi tre mesi. «Devo ringraziare tutto il personale - dice il dg Dal Ben - stiamo recuperando bene.

Ormai siamo su livelli di capacità di prima della crisi pandemica e abbiamo eseguito oltre il 70 per cento degli interventi che erano rimasti indietro». Dunque il grande ospedale ha retto. 


IL PROBLEMA
Perchè è luogo pieno di risorse, tecniche ed umane pure se il vecchio Giustinianeo ha pagato un prezzo al fatto che ha avuto interi reparti per due anni sequestrati dai pazienti Covid e che la sua terapia intensiva centrale ad un certo punto è stata completamente dedicata a loro per mesi. Questo significava ad esempio bloccare gli interventi chirurgici programmati per i quali è previsto il ricovero in rianimazione. Si era passati così ad un numero medio di 120 interventi al giorno quando di solito se ne fa una media da 170 a 200.
Fattostà che operando per cinque giorni la settimana il colloco era di 9.150 interventi saltati in un anno. Persone che se anche non avevano un’urgenza, quella sempre garantita, avevano bisogno. Non parliamo poi delle prestazioni specialistiche ambulatoriali, anche quelle decimate se non sospese. E dei medici e infermieri dirottati nei padiglioni della Fiera per i vaccini o in Azienda per i tamponi.


IL COVID
Come si vede l’inizio dell’anno ha risentito dell’ultima ondata di Covid che colpì duramente per tutta gennaio tagliando ovviamente soprattutto gli interventi programmati. Se facciamo il confronto fra quelli eseguiti a gennaio, 2.299, e quelli di novembre, 3.701, ci rendiamo conto esattamente del fenomeno. Si vede altrettanto bene come, allo scemare dell’ultima ondata Covid, subito i programmati hanno preso quota arrivando, a marzo, quasi ai livelli attuali e poi mantendendosi stabilmente sopra i tremila fatta eccezione per il periodo estivo.
La stessa dinamica riguarda le prestazioni in day hospital che sono praticamente raddoppiate passando dalle 443 di gennaio alle 801 di novembre e addirittura 824 in ottobre il mese in cui l’ospedale ha dato il suo massimo in tutti i settori.
Vedremo poi nel bilancio di fine anno come sono andati anche altri parametri fondamentali. Nel 2021 ad esempio oltre 61mila ricoveri di cui 51mila in corsia, che si sono innestati alle 32 mila giornate di degenza per Covid. Ma la vera capacità è stata mantenere l’eccellenza, con 424 trapianti eseguiti. Anche il pronto soccorso, terminale di ogni problema che accusa la popolazione nel 2021 ha fatto 129 mila accessi, vedremo quest’anno.


IL NUOVO POLICLINICO
Mentre il Giustinianeo è impegnato a reggere il carico delle emergenze si fa strada il nuovo policlinico a Padova est, la cui progettazione è stata affidata in via definitiva all’Ati capitanata dalla Politecnica di Modena. «Nella suggestione che abbiamo indicato, ma sarà poi il Gruppo vincitore a darci le indicazioni, attraverso un dialogo fra Azienda e studio di architettura, ci sono quattro torri».
«Due saranno dedicate all’area medica con le degenze, una a quella chirurgica e l’ultima a quella della ricerca co-finanziata dal Pnrr e messa in primo piano dalla Regione. Adesso andrà via un anno e mezzo per la progettazione, poi si dovrà fare il capitolato di gara per affidare i lavori e infine il bando di gara. Sarebbe bello mettere la prima pietra per il 2025. Dunque con tutti i limiti che i percorsi burocratico-amministrativi impongono vedo che però si sta vedendo qualcosa che sorge a livello sanitario d’eccellenza, fra le sale ibride che abbiamo inaugurato, l’Irccs e questa».

 

Ultimo aggiornamento: 4 Dicembre, 17:26 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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