Battaglia Terme. Accoltellamento tra migranti, uccide 27enne e si nasconde nel centro di accoglienza

Martedì 29 Agosto 2023 di Redazione Web
Il momento del fermo

BATTAGLIA TERME (PADOVA) - Ha accoltellato un uomo e poi si è nascosto nel centro di accoglienza. L'omicidio è avvenuto nella tarda serata di lunedì, 28 agosto, in via Palù inferiore a Pernumia.

Un 25enne gambiano, Sana Turè, avrebbe accoltellato Anouar El Gouttaya, 27enne marocchino, per questo i carabinieri lo hanno sottoposto a fermo.

Secondo le testimonianze raccolte, i due abitavano assieme e nella serata di ieri avrebbero litigato per uno zainetto. I toni si sono alzati e il 25enne avrebbe accoltellato alla gola El GouttayaA chiamare i soccorsi sono stati i vicini di casa: prima ha chiamato il 112 Roberta Crose, che abita proprio a fianco del casolare dove vivevano gli stranieri, tenuto in condizioni disastrose, il cui giardino è praticamente una discarica a cielo aperto. Una prima volta alle 21 perché le casse pompavano musica ad alto volume, e la seconda alle 22 perché aveva sentito delle «urla disumane». Poi ha composto il numero di emergenza anche Mohamed Taussi, marocchino che vive al civico 93 e che si è trovato il connazionale agonizzante proprio davanti alla porta di casa, in una pozza di sangue, con la gola squarciata. L'aveva sentito urlare, poi scendere per le scale che portano al cortile e, aperta la porta, si è trovato l'orribile scena: «Non parlava più, ha sussultato ed è morto. L'altro stava scappando verso di là». Ovvero verso Battaglia Terme, comune che confina con Pernumia.

I militari dell'Arma hanno rintracciato Turè, che ha precedenti per droga, in un centro di accoglienza per richiedenti asilo a Battaglia Terme dove in passato era stato ospite, quindi lo conosceva bene. Si era nascosto in una delle stanze e il guardiano notturno della struttura ha subito collaborato con i carabinieri per trovarlo. Il centro è gestito dalla cooperativa Tucso, ex Edeco, che prima ancora si chiamava Ecofficina, la coop che dal 2014 al 2018 ha gestito la fetta più grande dell'accoglienza in Veneto, tra cui le grandi strutture di San Siro a Bagnoli, Prandina a Padova e di Cona nel Veneziano. Turè è stato poi portato in carcere, procede la Procura di Rovigo.

Sul corpo della vittima c'è una profonda ferita alla gola: la salma è a disposizione dell'autorità giudiziaria di Rovigo per l'esecuzione dell'autopsia.

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Ultimo aggiornamento: 30 Agosto, 11:07 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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