Scuole, ultimo avviso a quattrocento No Vax: scattano le prime sospensioni

Martedì 21 Dicembre 2021 di Gabriele Pipia
Scuole, ultimo avviso a quattrocento No Vax: scattano le prime sospensioni
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PADOVA  - Tempo scaduto per i No Vax delle scuole. Entro la giornata di ieri insegnanti, bidelli e dipendenti amministrativi dovevano presentare il certificato di vaccinazione, la prenotazione dell’appuntamento oppure un valido documento di esenzione. Chi non lo ha fatto da oggi verrà sospeso, rimanendo a casa senza stipendio.

In provincia di Padova il personale scolastico è composto da 14 mila lavoratori: mercoledì 15 dicembre, giorno in cui è entrato in vigore l’obbligo del vaccino, gli irriducibili erano rimasti 400. A loro i presidi hanno notificato l’ultimatum con cinque giorni di tempo a partire da giovedì scorso. I cinque giorni sono quindi scaduti ieri e da questa mattina molte cattedre potranno rimanere vuote. A pagare le conseguenze saranno i No Vax, certo, ma anche gli alunni e l’intero sistema scolastico. 


I NUMERI
Gli avvertimenti sono stati notificati in tre modi: consegna a mano, raccomandata postale o comunicazione nel registro elettronico. Per la stragrande maggioranza del personale il conteggio è partito subito ma se un lavoratore il 15 dicembre era assente i cinque giorni vengono calcolati dal giorno della ricezione della notifica. 
Un quadro complessivo delle sospensioni sarà delineato nei prossimi giorni ma intanto i dirigenti scolastici stanno facendo le prime stime. Ciò che filtra è che la stragrande maggioranza dei lavoratori che non erano vaccinati negli ultimi giorni è corsa a fare il vaccino o quantomeno a prenotarlo. Il boom di prime dosi registrato dall’Ulss lo certifica. Alla fine, dunque, le sospensioni potrebbero essere meno di un centinaio. 


LE SOSTITUZIONI
Un numero comunque in grado di provocare notevoli disagi. Perché da oggi i presidi dovranno già mettersi alla ricerca dei sostituti pescando dalle proprie graduatorie interne e poi dalle liste delle cosiddette “messe a disposizione”. 
«Le sostituzioni saranno molto più complicate alla scuola primaria rispetto alla secondaria - spiega il provveditore Roberto Natale - Alla primaria infatti servono specifiche qualifiche come ad esempio una laurea in Scienze della Formazione. Alla secondaria invece basta avere la propria qualifica, per esempio di ingegnere, biologo e via dicendo, e i crediti utili all’insegnamento. E inoltre è possibile mantenere pure la propria attività libero professionale. Speriamo che le sospensioni siano il minor numero possibile, in ogni caso avremo una situazione chiara solo al ritorno dalle vacanze di Natale». 


L’IMPEGNO
Federica Silvoni, dirigente dell’istituto comprensivo di Albignasego, ha notificato 20 avvertimenti ma si prepara a fare solamente un paio di sospensioni perché nel frattempo quasi tutti hanno presentato certificato di vaccinazione, esenzione o prenotazione. Parla per il proprio istituto ma anche in qualità di presidente provinciale dell’Associazione nazionale dei presidi. «Il carico di lavoro per noi è ulteriormente aumentato - sospira - Se per quanto riguardava il “Green pass base” a settembre era stato sufficiente fare una circolare in cui si ricordava l’obbligo di esibirlo, ora il nuovo decreto sul “Super green pass” ci impone di notificare l’atto personalmente. E intanto la mole di responsabilità legate alle quarantene sta notevolmente aumentando». 


IL CONTAGIO
In tutta la provincia ci sono 303 classi in quarantena (dieci volte tante rispetto ad un mese e mezzo fa) e tre istituti già chiusi (Farina di Cittadella, Valeri a Villa del Conte e asilo parrocchiale di Saonara). Il Sisp dell’Ulss ormai fa fatica a garantire i tamponi a tutti gli alunni in tempi rapidi e il provveditore Natale allarga le braccia: «È come se fossimo in guerra, speriamo che a gennaio si possa rientrare tutti in presenza senza problemi ma non è così scontato». 


LE ALTRE CATEGORIE
Intanto da oggi potranno scattare le sospensioni anche per i militari, le forze dell’ordine e gli agenti della Polizia locale non vaccinati: a Padova i non vaccinati sono 10 su 265. Provvedimenti analoghi per tutti gli amministrativi della sanità, dai centralini alle segreterie. 
 

Ultimo aggiornamento: 22 Dicembre, 11:06 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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