Padova. Liquidazione totale per cessata attività: in galleria Borromeo chiude per sempre il negozio Cappelletto calzature

Venerdì 7 Luglio 2023 di Luisa Morbiato
Padova. Liquidazione totale per cessata attività

PADOVA - La città perde un altro negozio storico, chiude infatti per sempre Cappelletto calzature. Su una delle ultime vetrine illuminate di galleria Borromeo è apparsa la scritta "liquidazione totale" per cessata attività, una chiusura che ha suscitato grande rammarico in tanti padovani per la qualità della merce venduta e la professionalità del titolare.
«Un'altra chiusura di un negozio di vicinato che lascia praticamente deserta galleria Borromeo.

L'area, negli anni fiore all'occhiello del commercio è ora ravvivata solo da un paio di locali e poco altro - commenta sconsolata Vanda Pellizzari portavoce Acc Commercianti Centro -. Non si sta facendo nulla per il piccolo commercio, ormai in città imperano solo le catene. E' inutile premiare con tanto di targa i negozi storici, se poi non si difendono creando le condizioni per lavorare. In centro storico è un continuo stillicidio, troppi commercianti costretti a chiudere o a trasferirsi a causa degli affitti troppo alti e delle bollette insostenibili. I problemi risalgono a ben prima della crisi Covid. C'è poco passaggio e si sa che quando manca i negozi soffrono e abbassano le serrande. Dove non c'è vivacità e negozi chiusi prendono piede sbandati e spacciatori».


L'AMAREZZA
Pellizzari ricorda che anche in galleria Borromeo purtroppo, ciclicamente, si trovano bivacchi di sbandati, persone che ci passano la notte e resti dell'utilizzo di sostanze stupefacenti. «Cappelletto aveva vetrine che guardavano sia in galleria che sulla via omonima, questa ulteriore chiusura che si aggiunge a quella del 23 di via Vescovado e all'altra al Duomo sono un bruttissimo segnale - continua Pellizzari - un grido d'allarme che come commercianti del centro lanciamo ormai da troppo tempo, ma sempre inascoltati. La galleria si avvia a diventare come via Vescovado, dove ormai sotto i portici le attività si contano sulle dita di una mano o via Dante, dove è rimasta solo qualche vetrina. Parliamo di zone importanti del centro storico che risultano abbandonate e, ad esempio, via Del Santo è non certo un biglietto da visita adeguato considerato che è la strada che i turisti dovrebbero percorrere per arrivare dal Santo nelle piazze».


LE INIZIATIVE
I commercianti cercano di ovviare alla situazione riunendosi e organizzando iniziative per ravvivare la situazione. Come accade ad esempio nel tratto di via San Fermo che porta proprio a via dei Borromeo, dove è stata creata l'associazione "Shopapemus" o in via Altina con "Borgo Altinate". Nel primo tratto di via san Fermo, quello che va da piazza Garibaldi all'incrocio con via Martiri della Libertà, le vetrine sono tutte illuminate ma alcune griffe, i marchi di alta gamma per i quali in altre città i turisti fanno la fila, lentamente sono scomparse da Padova. Si ricordano le chiusure di Cartier, Dolce & Gabbana, La Perla o la recente dipartita di Miu Miu. Gli spazi sono stati subito occupati da altri marchi ma, comunque, si segnala una trasformazione. I commercianti lamentano da tempo le difficoltà di continuare a sopravvivere per gli alti costi di esercizio, ma puntano il dito anche contro i problemi incontrati dai clienti a raggiungere il centro storico.


«Raccolgo costantemente i disagi dei commercianti per la scarsità di parcheggi. Una condizione che costringe le persone a fare diversi giri alla ricerca di un posto auto e, alla fine, i clienti scelgono di fare acquisti in altre città più comode sotto questo aspetto. Anche col trasporto pubblico, a volte, non è agevole arrivare in centro - conclude Pellizzari - servirebbe un piano adeguato per il commercio che aiuti veramente i negozi di vicinato prima che scompaiano completamente».


Cappelletto come altre attività è dislocato in quella porzione di città dove da tempo l'amministrazione afferma di voler realizzare il quadrilatero del lusso, progetto discusso anche con le associazioni di categoria ma per ora, gli showroom che dovrebbero farne parte sono molto al di là dal venire.

Ultimo aggiornamento: 8 Luglio, 10:30 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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