PADOVA - Ha bevuto il caffè al bar, è uscito, è salito in macchina, ha avviato il motore e si è accasciato sul volante. Ieri mattina è morto così, stroncato da un infarto, l'editore padovano Franco Muzzio, 73 anni , noto per essere stato il fondatore della casa editrice omonima, con sede in via Makallè, alle porte del centro storico.
Nel 1974, dopo gli studi alle Belle Arti di Venezia, aveva iniziato l'attività pubblicando due libri di educazione sessuale per bambini, intitolati Sexfibel e Un bambino lo sa?, mentre l'anno successivo aveva dato alle stampe una collana di scienze naturali, traducendo i volumi delle Guide Collins e poi la Biblioteca tascabile di elettronica, i Manuali di elettronica e Il piacere del computer. Nell'80 con l'acquisizione della casa editrice Arcana, nel giro di pochi anni divenne leader nell'ambito dell'editoria musicale, lanciò la prima serie di volumi su energie alterative e architettura bioclimatica. Precorrendo i tempi, mandò in libreria altre pubblicazioni, tra cui quella dedicata alle cucine del territorio, diretta prima da Giuseppe Maffioli e poi da Marco Guarnascelli Gotti, una sui viaggi, che sviluppò con la collaborazione di Ippolito Pizzetti, e una terza che aveva per tema l'Ecologia.
Era particolarmente fiero di avere inserito Montereggio, noto come il paese dei librai, nel circuito IOB, International Organisation of Booktowns, di cui era stato presidente dal 2007 al 2009.