In bus senza biglietto: multe a raffica, anche 90 verbali in una sola serata

Venerdì 14 Aprile 2023 di Alberto Rodighiero
Bonavina in autobus
PADOVA - Busitalia fa scattare un giro di vite nei confronti dei “portoghesi” che salgono a bordo dei mezzi pubblici senza biglietto. Ogni sera dai blocchetti dei controllori vengono staccate fino a 90 multe e c’è chi salda immediatamente il dovuto pagando con la carta di credito o il bancomat. Ormai da un paio di settimane a questa parte il copione è sempre lo stesso. Dalle 20.30 a mezzanotte e mezza un gruppo che va dai 4 ai 5 verificatori, affiancato da 2 o 3 vigilanti batte a tappeto le corse del tram e le principali linee notturne, ovvero il 10 (Ponte di BrentaSarmeola di Rubano), il 12 (Stazione – Selvazzano Dentro) e il 14 (Stazione- Ponte San Nicolò). Molto spesso, poi, a “scortare” i mezzi che vengono visitati dai verificatori c’è un’auto dei vigili, pronta ad intervenire in caso la situazione dovesse farsi incandescente. Una modalità di controllo che, a quanto pare, sta dando i suoi frutti. 
In una serata si può arrivare anche a 90 contravvenzioni (50 euro, più il prezzo del biglietto, ovvero 1,30 euro). Contravvenzioni che vengono comminate a cittadini italiani e stranieri immigrati, ma non mancano multe nei confronti di turisti soprattutto francesi e spagnoli. A essere sanzionati sono stati anche due studenti israeliani che stanno.
«La collaborazione tra i nostri agenti e Busitalia è iniziata da qualche anno – ha confermato l’assessore alla Sicurezza Diego Bonavina - La Polizia locale si limita a seguire in auto i mezzi controllati e interviene solamente nel caso in cui è a rischio l’incolumità dei controllori o dei passeggeri. I vigili, infatti, di norma non salgono a bordo di tram e autobus per i controlli di routine». 
«Il numero impressionate di multe elevate ogni sera – ha detto, invece, Sandro Lollo di Fit Cisl – conferma la dimensione di un fenomeno che da anni andiamo denunciando. Finalmente l’azienda ha deciso di adottare delle modalità di controllo che garantiscono la sicurezza di verificatori e autisti. La presenza a bordo dei vigilantes e la collaborazione della Polizia locale hanno, infatti, praticamente azzerato le aggressioni. Aggressioni che, in passato, erano frequentatissime durante questo tipo di servizio». 
L’aumento del numero delle multe elevate e il fatto che qualcuno paghi immediatamente con bancomat e carta di credito non eliminano, però, un altro problema: in pochi tra i multati alla fine pagano il dovuto. In 15 anni (il dato è aggiornato al 2021) Aps Holding prima e Busitalia Veneto poi, hanno incassato infatti appena 1.4 milioni euro dalle multe elevate a chi viaggia senza biglietto. Questo significa che, ogni anno, si riesce a recuperare da questa voce poco più di 98.300 euro. Un dato basso se si conta che la voce portoghesi pesa sui bilanci aziendali per circa 1,5 milioni di euro all’anno. 
A contribuire a questi numeri niente affatto entusiasmanti c’è soprattutto una circostanza: la percentuale di chi paga le multe elevate all’interno di bus e tram è ampiamente al di sotto della soglia del 50%. Un report di qualche tempo fa sul lavoro dei verificatori ingaggiati dall’azienda, spiega che, addirittura, solamente un multato su tre, alla fine onora la sanzione. In teoria, quindi, nelle casse del Comune e dell’azienda che gestisce il trasportò pubblico in città - dovrebbero arrivare circa 300.000 euro all’anno, di fatto non si arriva a 100.000. Come se non bastasse, i controllori lamentano anche un altro fenomeno. Circa due multati ogni 10, dichiarano ai controllori di non essere in possesso di un documento di riconoscimento. A fronte di questo, le generalità che forniscono al personale di Busitalia, praticamente sono sempre fasulle. Una volta ritornati nei loro uffici e fatti i controlli di rito, i controllori devono praticamente sempre fare i conti con nomi di fantasia e identità inventate di sana pianta. 

 
Ultimo aggiornamento: 17:20 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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