Paola, madre di due ragazzi, tifosissima del Cittadella si spegne a 56 anni

Martedì 3 Gennaio 2023 di Michelangelo Cecchetto
Paola Tombolato

GALLIERA - Fino all’ultimo istante ha avuto a fianco i tesori della sua vita, i figli Sebastiano e Francesco, ed i familiari. Venerdì scorso, 30 dicembre, nella sua abitazione a Galliera Veneta è mancata Paola Tombolato. La su vita si è fermata a 56 anni. Da 6 aveva cominciato con grande determinazione e forza, le cure dopo la diagnosi di una malattia purtroppo non ancora del tutto curabile.

Momenti altalenanti nel lungo decorso clinico, varie operazioni, e purtroppo il termine di ogni speranza nel penultimo giorno dell’anno appena passato. 


LA FAMIGLIA
Famiglia originaria di Cittadella, i Tombolato sono originari di Borgo Treviso. Paola, la più giovane di quattro figli, si era trasferita a vivere nella confinante Galliera Veneta, mantenendo immutati i rapporti con parenti ed amici nella città murata. Lascia le sorelle Fiorella e Renata ed il fratello Renzo che è stato un giocatore di basket professionista nella massima serie, vestendo i colori della pallacanestro Cantù e della Roma. Fortissimo il legame di mamma Paola anche con le nipoti Alessandra Patrizia e Carla. 
Ha cominciato a lavorare all’età di 14 anni come operaia nella grande azienda alimentare di biscotti Rebisco a Tombolo. A volte questo le stava un po’ stretto, ma ciò che doveva fare lo ha sempre svolto con professionalità. Aveva lasciato suo malgrado l’azienda da qualche tempo a causa dell’acuirsi della malattia, affrontata con combattività esemplare, cercando il più possibile di non far trasparire la pesantezza delle cure e dei momenti, per mantenere al massimo la serenità, prima di tutto dei figli verso i quali dedizione ed impegno non sono mai venuti meno. 


I SUOI TESORI
Da bambini a ragazzini e ragazzi. La gioia nel luglio dell’anno scorso per il diploma in meccatronica conseguito all’istituto cittadellese Antonio Meucci da Sebastiano, 19 anni, che ha già trovato un impiego. La stessa scuola è frequentata da Francesco, iscritto al secondo anno. Proprio l’approfondire la conoscenza attraverso lo studio e non solo, per formarsi una cultura molto importante per la vita, era uno dei principali insegnamenti che Paola sottolineava in primis ai figli. 
Come ricordano i familiari, «Paola era una persona semplice, le piaceva il mare, era tifosa della squadra di calcio del Cittadella, era anche abbonata, e finchè ha potuto andava allo stadio in tribuna ed anche alle conviviali tra i tifosi. Amava moltissimo Cittadella, dov’era nata e cresciuta. Così durante un po’ del suo tempo libero eccola passeggiare in centro tra le stradelle ed attorno alle mura e poi assieme alle amiche, ne aveva molte, ritrovandosi anche non necessariamente in un’occasione, ma per il piacere di stare assieme in compagnia». 


LA MALATTIA
La semplicità di Paola che non è assolutamente frivolezza, ma genuinità dell’essere. Paola sapeva coltivare e condividere l’essenziale della vita, rarità questa, valore prezioso, ora un vero tesoro per chi l’ha conosciuta. La famiglia ringrazia la dottoressa Simioni e poi i medici Sava, Fiscon, Riccardi e Morabito e tutto il personale delle divisioni di Oncologia e Chirurgia dell’ospedale di Cittadella e il personale infermieristico del servizio di assistenza a domicilio Puad, per l’umanità e la professionalità dimostrata nel lungo periodo di cura. Realizzando un desiderio di Paola, attenta sempre ad avere riguardo del prossimo, i familiari invitano chi lo desidera, a destinare quanto per gli omaggi floreali, alla ricerca contro il cancro affinchè si riescano a trovare le cure definitive salvaguardando così la vita. Gremito nel tardo pomeriggio di ieri il Duomo per la preghiera di suffragio. La celebrazione delle esequie è oggi alle 15,30, sempre nella parrocchiale, proprio tra le mura tanto amate da Paola. 

Ultimo aggiornamento: 16:57 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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