Marcell Jacobs dopo il "divorzio" dall'allenatore storico Camossi potrebbe preparare Parigi al Colbachini di Padova

Mercoledì 20 Settembre 2023 di m.zi.
Marcell Jacobs

PADOVA - La notizia è di quelle che fanno sognare: Marcell Jacobs a Padova. Non per un evento, e nemmeno per una gara, ma per iniziare il suo viaggio verso Parigi 2024, dove difenderà il titolo di campione olimpico dei 100 ( e della 4x100). Dopo il “divorzio” del velocista delle Fiamme Oro dal suo storico allenatore, Paolo Camossi, ufficializzato nei giorni scorsi, tra le varie ipotesi, non ancora chiarite, sul suo futuro, è spuntata anche quella padovana.

Non a caso. Oltre che la sede del suo gruppo sportivo, che potrebbe seguire quindi da vicino un atleta così importante e mettergli a disposizione tutte le strutture e il supporto necessari, Padova infatti ospita un gruppo di allenamento di atleti di livello internazionale, quello di Marco Airale. L’allenatore piemontese segue ormai da qualche mese alcuni velocisti britannici come Daryll Neita, bronzo agli ultimi Mondiali con la 4x100 inglese, Reece Prescod (9”93 nei 100) e Adam Gemili (tre medaglie ai Mondiali e quattro ori agli Europei) che fanno base tra il Colbachini e il PalaIndoor (i tre sono anche tesserati con Assindustria).

FINE DEL SODALIZIO
Camossi aveva cominciato a seguire Jacobs quando era un promettente lunghista e, tra alti e bassi, delusioni e infortuni, lo ha trasformato non solo in un velocista di grande livello, ma nel campione olimpico della specialità forse più suggestiva e affascinante dell’atletica. Sembrava un sodalizio destinato a durare ma nei giorni scorsi sono emerse le difficoltà nel rapporto, fino alla notizia del cambio. L’ipotesi padovana ha basi solide, anche se ovviamente al momento resta tale, in attesa che venga ufficializzata la nuova guida tecnica. Giustamente nè Fiamme Oro, con il direttore tecnico Sergio Baldo, nè lo stesso coach Airale, che ha appena chiuso la stagione agonistica con il suo gruppo a Eugene alle finali di Diamond League, si esprimono. Sicuramente se Jacobs dovesse scegliere di restare ad allenarsi in Italia, e di non andare magari negli Stati Uniti, Padova sarebbe un’opzione credibile. La città e la pista del Colbachini hanno già rivestito un ruolo importante nella carriera di Marcell Jacobs. Nel luglio del 2019 aveva corso in 10”03, allora terza prestazione italiana di sempre. Un tempo che lo aveva probabilmente convinto definitivamente a trasformarsi in velocista puro. Poco più di un anno dopo, a fine agosto del 2020, è tornato sulla stessa pista per l’edizione degli assoluti più “strana” degli ultimi anni, quella della pandemia. Per Jacobs vittoria e titolo italiano, anche se in quell’occasione era mancata la sfida con Tortu, che aveva rinunciato alla finale. Sicuramente però il ricordo di Padova a livello agonistico per Jacobs non può che essere positivo. Intanto il mondo sportivo padovano ha subito mostrato entusiasmo di fronte a questa ipotesi: «Il connubio tra Marcel Jacobs e il suo tecnico ha regalato una gioia immensa a tutti gli sportivi italiani, per questo dobbiamo ringraziare un allenatore che è stato fondamentale nella crescita di un grande atleta – il commento dell’assessore allo Sport, Diego Bonavina - come sportivi padovani e come amministrazione saremmo onorati se Jacobs scegliesse ora la nostra città, che è anche sede delle Fiamme Oro atletica, per allenarsi. Con il gruppo di coach Airale si allenano già grandi campioni: la presenza di atleti di alto livello è un veicolo di promozione incredibile tra i giovani». «Al momento non ci sono stati contatti ufficiali, ma saremmo felici di accoglierlo – gli fa eco Ruggero Pertile, direttore tecnico di Assindustria, società che gestisce lo stadio Colbachini - Jacobs farebbe da traino per tutto il movimento giovanile e qui potrebbe ripartire sulla strada verso Parigi». Il presidente del Coni Veneto, Dino Ponchio, esprime invece un parere da tecnico dell’atletica: «Padova è una delle tante possibilità che si aprono ora e Marcel stesso sta valutando le tante possibilità che si aprono. Sono sicuro che, assieme a Sergio Baldo, valuteranno con attenzione tutte le ipotesi. Personalmente credo che la soluzione più probabile sia un gruppo di allenamento negli Stati Uniti».
 

Ultimo aggiornamento: 21 Settembre, 16:16 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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