GALZIGNANO - Andate pure avanti, resto io a chiudere la fila, il fanale posteriore della mia bicicletta ci protegger tutti. L'ultimo gesto di generosit ed amore, nei confronti dei suoi famigliari, stato fatale a Nicoletta Lissandrin, 47 anni, moglie dell'assessore al bilancio di Galzignano Stefano Miola, travolta e uccisa sotto gli occhi del marito e di due figli, durante una gita in bici, l'altra sera, alle porte del paese.
Erano da poco trascorse le 21.30. La serata estiva ed il traffico ridotto lungo la provinciale che collega Galzignano a Battaglia, avevano indotto Nicoletta ed il marito a salire in sella e compiere una passeggiata dalla loro abitazione in centro del paese, verso Battaglia Terme.
Ai coniugi si erano uniti i due figli, Anna Chiara di 13 anni e Luca di 17, accompagnato a sua volta da un'amica. Il gruppetto aveva raggiunto il punto della provinciale da cui si stacca una pista ciclabile sterrata, disegnata sulla sommità arginale di un laghetto. Ad imboccarla sono state però solo le due ragazze. Né Luca, né il papà, in sella a delle biciclette da corsa, si sarebbero fidati di metterne a repentaglio le gomme sullo sterrato, preferendo così proseguire sull'asfalto.
La "protezione" affidata al fanalino della bici di Nicoletta, che chiudeva la fila, non è stata sufficiente ad evitare che la Ford Focus, condotta da D.T., 27 anni, anch'egli residente in paese, travolgesse prima, la bici della donna, scaraventata morente in un fossato, poi quella dell'assessore, subito trasportato all'ospedale di Monselice. Disperate le reazioni dei figli. Ed inutile, per le sorti della quarantassettenne, l'accorrere dei mezzi di soccorso. Ai quali si sono uniti, quelli dei carabinieri e della Protezione civile, che hanno bloccato il traffico sulla provinciale sino a notte alta. L’investitore, che si era subito fermato, era sotto choc.
Ultimo aggiornamento: 18:47
© RIPRODUZIONE RISERVATA Erano da poco trascorse le 21.30. La serata estiva ed il traffico ridotto lungo la provinciale che collega Galzignano a Battaglia, avevano indotto Nicoletta ed il marito a salire in sella e compiere una passeggiata dalla loro abitazione in centro del paese, verso Battaglia Terme.
Ai coniugi si erano uniti i due figli, Anna Chiara di 13 anni e Luca di 17, accompagnato a sua volta da un'amica. Il gruppetto aveva raggiunto il punto della provinciale da cui si stacca una pista ciclabile sterrata, disegnata sulla sommità arginale di un laghetto. Ad imboccarla sono state però solo le due ragazze. Né Luca, né il papà, in sella a delle biciclette da corsa, si sarebbero fidati di metterne a repentaglio le gomme sullo sterrato, preferendo così proseguire sull'asfalto.
La "protezione" affidata al fanalino della bici di Nicoletta, che chiudeva la fila, non è stata sufficiente ad evitare che la Ford Focus, condotta da D.T., 27 anni, anch'egli residente in paese, travolgesse prima, la bici della donna, scaraventata morente in un fossato, poi quella dell'assessore, subito trasportato all'ospedale di Monselice. Disperate le reazioni dei figli. Ed inutile, per le sorti della quarantassettenne, l'accorrere dei mezzi di soccorso. Ai quali si sono uniti, quelli dei carabinieri e della Protezione civile, che hanno bloccato il traffico sulla provinciale sino a notte alta. L’investitore, che si era subito fermato, era sotto choc.
