Ricercatori padovani svelano il tallone d'Achille del morbo di Parkinson

Martedì 20 Febbraio 2024 di Redazione Web
Ricercatori padovani svelano il tallone d'Achille del morbo di Parkinson

PADOVA - L'accumulo fra le cellule del nostro organismo di una proteina, la alfa-sinucleina, può modificare le distanze che intercorrono tra i mitocondri, la loro 'centrale energetica', e i lisosomi, gli 'inceneritori' che eliminano quelle non funzionanti. Si tratta di un ostacolo alla comunicazione tra questi organelli, che nel sistema nervoso centrale può indebolire questo sistema protettivo, provocando danni e malattie neurodegenerative, come il Parkinson o l'Alzheimer. La scoperta di questo meccanismo è pubblicata sulla rivista "Nature Communications" dai ricercatori di Scienze biomediche e Scienze del farmaco dell'Università di Padova.

Attraverso una nuova metodologia sviluppata nei laboratori padovani, i ricercatori hanno potuto osservare come avviene la comunicazione tra questi due organelli chiave - mitocondri e lisosomi - e come la proteina alfa-sinucleina, coinvolta nell'insorgenza di malattie come il Parkinson e l'Alzheimer, interferisce con questa comunicazione, portando alla morte delle cellule neuronali. «Gli strumenti molecolari che abbiamo sviluppato - spiega Tito Calì, docente del dipartimento di Scienze biomediche - si sono rivelati indispensabili per la comprensione del linguaggio attraverso cui i diversi compartimenti cellulari si scambiano informazioni vitali. Riuscire a decifrare questo linguaggio permetterà non solo di far luce sui meccanismi molecolari alla base del funzionamento cellulare, ma anche di capire quando questa comunicazione viene meno, e perché, nelle diverse condizioni patologiche, evidenziando così il tallone di Achille di una specifica malattia ed aprendo la strada allo sviluppo di nuovi farmaci mirati».

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