Livio, papà invalido al 90% dopo l'incidente: «Non voglio la carità ma vorrei trovare lavoro e dignità»

Domenica 5 Maggio 2019 di Camilla Bovo
Livio Cordellina
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PERNUMIA - Quella di Livio Cordellina è una storia drammatica, ma è anche una storia di coraggio, che racconta di una grande forza d'animo e della voglia di vivere con dignità. Livio ha 49 anni, vive a Pernumia con la moglie Elisa e ha due figli, il più piccolo dei quali studia ancora e vive in famiglia. Dal 1998, a seguito di un gravissimo incidente stradale, Livio è invalido al 90%. Ciononostante si è sempre rimboccato le maniche e, dopo 43 giorni di coma e una lunghissima riabilitazione, ha pian piano ripreso a lavorare. «Sono diplomato geometra e prima dell'incidente lavoravo in un'impresa edile. racconta Poi ho dovuto reinventarmi. Ho fatto il carpentiere, il camionista, l'addetto alla sicurezza. Fino al dicembre scorso sono stato sorvegliante nel parcheggio di un ristorante, ma il mio stato di salute non ne ha giovato. Da allora sono disoccupato». Dalla fine dello scorso anno, dunque, l'unica entrata della famiglia Cordellina è costituita dalle poche centinaia di euro della disoccupazione. Una cifra che non basta a pagare le rate del mutuo, né le bollette o i viveri. «Non voglio la carità da nessuno. Voglio trovare un altro lavoro. spiega Livio Il mio è un appello a chiunque possa offrirmi un impiego. Voglio poter essere utile a qualcuno, vivere con dignità e garantire una certa tranquillità alla mia famiglia». 
SFORTUNALa carriera di Livio è stata costellata da episodi sfortunati. Ha lavorato per l'Acm, storica ditta di autostrasporti monselicense, fino al suo fallimento. Non gli è andata meglio con l'impiego presso la cooperativa Ecofficina, legata a Padova Tre. 
CURRICULUMMa la voglia di fare è ancora tanta e, dopo decine e decine di curriculum inviati senza aver risposta, la disperazione ha portato Livio a lanciare pubblicamente il suo appello alla ricerca di un impiego. Ma in tutto questo quale aiuto stanno offrendo le istituzioni? Dal Comune di Pernumia, al momento, è arrivato solo un buono spesa di circa cinquanta euro quale regalo di Natale. Tuttavia da Palazzo Rusconi invitano Livio a ripresentare la propria documentazione ai servizi sociali, per valutare la situazione e aiutarlo a gestire alcune pratiche rimaste in sospeso, in particolar modo legate a un inghippo che riguarda l'Inps. «Quando lavoro mi spetta una sorta di pensione di invalidità dall'Inps, che però non mi è stata versata dal gennaio 2016 al luglio 2017, nonostante in quel periodo abbia lavorato regolarmente. spiega Livio Sono stato innumerevoli volte negli uffici dell'Inps, ma non mi è stato ancora spiegato dove siano finiti i circa seimila euro che mi spettano: il pagamento risulterebbe disposto, ma non liquidato». Un ulteriore ostacolo che complica le cose alla famiglia Cordellina. «Sarei felice di risolvere questo problema con l'Inps. conclude Livio Ma ancora di più lo sarei se trovassi un nuovo lavoro, perché potrei tornare a mettere in primo piano la mia dignità senza sentirmi una nullità a causa della mia invalidità».
Camilla Bovo
Ultimo aggiornamento: 6 Maggio, 15:08 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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