Vigonza. L'offesa social al centro medico: «Bisogna chiudere quel centro di fannulloni!». I dottori decidono di denunciare

Lunedì 26 Dicembre 2022 di Lorena Levorato
La squadra di Vigonza Medica, insultati sui social
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VIGONZA - «Bisogna chiudere quel centro di fannulloni!». Scatta la diffida contro l'ennesimo leone da tastiera. Lo scorso 9 dicembre, in uno dei commenti ad un post pubblicato nel social "Sei di Vigonza se", il gruppo facebook che conta 14.400 membri, i medici della medicina integrata Vigonza Medica sono stati definiti «un covo di fannulloni» da un iscritto al gruppo. Il commento è stato lasciato sotto alla segnalazione di un paziente che lamentava le lunghe attese al telefono per poter prendere la linea e chiedere un appuntamento con il proprio medico. «Dobbiamo organizzare una raccolta firme e far chiudere quel centro di fannulloni - recitava il post incriminato -.

Da quando Vigonza Medica nessuno ne hai mai parlato bene!». Di fronte all'ennesimo insulto, stavolta i medici hanno detto «basta!» e sono andati per vie legali.

«Accettiamo le osservazioni e le critiche preferibilmente costruttive - ha commentato Francesco Alibrandi, medico da poco in pensione e cofondatore della medicina integrata di Vigonza -. Siamo imperfetti, certo, ma non siamo disponibili alle offese e ad accettare le affermazioni gratuite. Di queste siamo stanchi. I social li conosciamo e sappiamo la difficoltà nella gestione dei leoni da tastiera, ma si sappia che la pazienza è finita e da oggi, anzi da ieri, a chi ci offende rispondiamo con azioni legali senza tentennamenti. Ultimamente ne abbiamo viste di eccessive. Nessuno deve ledere la nostra dignità e nessuno può infangare un lavoro quotidiano che con enorme fatica portiamo avanti». La diffida contro l'autore del post è stata inviata con la richiesta di pubbliche scuse oltre ad un risarcimento del danno. «I servizi di Vigonza Medica sono dei medici del gruppo, organizzati e pagati da noi e non dall'Ulss - aggiunge Alibrandi -. Abbiamo 5 linee telefoniche in entrata e 3 in uscita e le paghiamo noi. Anche le spese sono a nostro carico: a puro titolo esemplificativo la tassa rifiuti è triplicata e la corrente è arrivata a costarci 12 mila euro rispetto ai 4.000 dell'anno scorso. Il centro di fannulloni ha gestito due anni di pandemia come non è stato fatto in nessun altro posto del territorio nazionale». 

Ultimo aggiornamento: 11:35 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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