PADOVA - Maher Majouri fino a un anno fa viveva nel residence Ibisco di via Altichieri da Zevio al civico 61 con la moglie Anna, originaria dell’Est Europa, e la figlioletta. Dal piccolo appartamento del grande complesso era stato sfrattato quando aveva perso il lavoro e non era stato più in grado di sostenere le spese. L’uomo infatti era in cerca di un nuovo lavoro e spesso si spostava proprio per cercare di trovare una nuova occupazione, anche facendosi prestare il motorino, pur non potendolo guidare.
Il ricordo di Maher
All’Ibisco alcuni vicini ricordano bene Maher e la sua famiglia, in particolare la figlia. Alla notizia dell’incidente e del suo tragico esito, una connazionale è rimasta scioccata e ha avvertito i parenti dell’uomo, che vivono anche loro a Padova. A uno zio è toccato avvisare della disgrazia i parenti rimasti nel Paese d’origine. «Era una persona buona, un po’ sfortunata, che pensava a dare un tetto e sostentamento alla sua famiglia – spiega la vicina di casa – Erano una delle famiglie fra le più tranquille di questo grande condominio». L’Ibisco è tristemente noto in città perché alcuni residenti hanno avuto problemi con la giustizia e nel 2019 vi si è consumato un brutale omicidio. L’incidente del quale l’uomo è rimasto vittima in via D’Avanzo ha colpito particolarmente i residenti ma anche le molte persone che ieri mattina transitavano sulla strada che scorre sul retro della stazione. Il sinistro è avvenuto poco dopo le 8 ma il corpo ormai senza vita coperto da un telo verde, con il casco che Majouri Maher portava al momento dell’impatto sistemato li accanto, è rimasto sul marciapiede di fronte al negozio del fruttivendolo fino a poco prima di mezzogiorno, tristemente in vista anche per coloro che uscivano dal sottopassaggio della stazione in direzione Arcella. Una situazione che ha suscitato molti commenti e tanta tristezza nei presenti. «Rimango senza parole, chiunque passa o esce dal sottopasso si trova il cadavere coperto sul marciapiede – ha commentato un passante – trovo la situazione allucinante e molto triste nei confronti di questa povera persona». Un commento che è stato condiviso da altri passanti che hanno assistito sconcertati prima alle operazioni di soccorso e poi alle lunghe fasi dei rilievi della polizia locale: «È una scena tremenda, vedere una persona senza vita che giace inerte sull’asfalto».