San Giorgio in Bosco. Colpito alla testa mentre taglia la legna, Luigi Gastaldello muore in ospedale

Aveva 69 anni e una grande passione per le escursioni in montagna, coltivata fin da giovane

Mercoledì 10 Aprile 2024 di Michelangelo Cecchetto
Luigi Gastaldello (dal suo profilo Fb)

SAN GIORGIO IN BOSCO (PADOVA) - La speranza era labile, ma ancora c'era. Invece lunedì le condizioni sono precipitate e alle 12,15 i medici hanno dovuto dare la terribile notizia. A nemmeno due giorni dall'infortunio domestico, la vita di Luigi Gastaldello si è fermata a 69 anni.

Abitava a Sant'Anna Morosina di San Giorgio in Bosco. «Una tragica fatalità che neanche a ripeterla decine di volte si verificherebbe», ripercorrono quei drammatici istanti il fratello Umberto che era con lui ed i familiari: la moglie Maria Agnese Frasson, sposata da 41 anni, ed i figli Stefano, Vania e Gloria.

La dinamica dell'incidente

Nel pomeriggio di sabato scorso Gastaldello stava tagliando delle assi di legno. Operazione che faceva da almeno 50 anni per rifornire la legnaia. Aveva iniziato alle 14. Dopo la pausa delle 16 per la merenda, ecco le ultime assi da ridurre. In questa fase è avvenuto l'inimmaginabile: un pezzo di legno appena tagliato è rimbalzato sulla lama della sega circolare che ruotava a forte velocità in direzione di Luigi. Il pezzo lo ha colpito sulla fronte ed è caduto a terra privo di sensi. «Un colpo fortissimo - racconta Umberto, di fronte al quale è avvenuto l'infortunio - É svenuto subito, ho chiamato i familiari che hanno telefonato al 118». Gastaldello viene ricoverato all'ospedale di Padova portato dall’eliambulanza atterrata a fianco della casa. Luigi era il più giovane di cinque figli: Aldo, Umberto, Ileana e Bruna, quest'ultima scomparsa a gennaio 2023. Luigi era in pensione dal 2019, operaio specializzato addetto al settore prototipi della nota azienda di produzione di macchine per la pulizia Eureka a Cittadella, che lo aveva salutato consegnandoli un attestato riconoscendogli «grandi capacità e dedizione». Un carattere deciso quello di Luigi, profondamente appassionato dello stare assieme a cominciare dalla famiglia. Poi gli amici, che riuniva in casa cucinando in particolare carne alla griglia.

La passione per le escursioni e la bici da corsa

«Il ritrovarsi assieme per lui era gioia. Stava già pensando al prossimo 19 ottobre, i suoi 70 anni. Festeggeremo lo stesso, continueremo quanto lui aveva programmato - assicurano i familiari - Era una persona attenta, meticolosa, precisa, non ci capacitiamo dell'accaduto. Era molto dinamico: le escursioni in montagna fin da giovanissimo, la bici da corsa con il gruppo New Line di San Giorgio in Bosco, volontariato nella Pro loco della frazione, della quale è stato anche del direttivo, e poi i suoi animali a cominciare dal suo cagnolino Lapo che sente la sua mancanza. Ci ha sempre insegnato ad essere attivi pensando anche agli altri. Andato in pensione, si è iscritto all'associazione Anteas per i trasporti sociali. Ha fatto l'accompagnatore, ora era autista e consigliere. Sapeva fare tantissimi lavori, non era mai fermo. Altra sua passione era la musica, in particolare i Pink Floyd». La data dei funerali non è ancora fissata. Fedele ai valori positivi della vita nei quali credeva, Luigi fa ancora del bene. Lo aveva scritto e lo hanno confermato i familiari ai medici: «Aveva acconsentito alla donazione degli organi e quello che i medici riterranno possibile preleveranno dando speranza di vita ad altre persone».

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