Scontro fatale tra auto a San Giorgio in Bosco, un 41enne perde la vita. Ecco chi era

Nell'altra auto viaggiava il consigliere comunale e provinciale Fabio Miotti

Mercoledì 12 Ottobre 2022 di Michelangelo Cecchetto
Alessandro Nalon è morto in un incidente a San Giorgio in Bosco
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SAN GIORGIO IN BOSCO - Un morto e due feriti le cui condizioni non destano fortunatamente preoccupazione. É il drammatico bilancio di uno scontro frontale tra due auto avvenuto ieri alle 19.45 a Sant'Anna Morosina di San Giorgio in Bosco, lungo la Strada Provinciale 58d che attraversa il centro del paese, giusto nel punto in cui si incontrano piazza XXIV Aprile e via Morosina. La vittima è Alessandro Nalon, 41 anni, operaio, residente a Villa del Conte in via Corse. Lui era alla guida della Fiat Tipo nuovo modello diretta verso est. Seduto accanto l'amico A.S., 51 anni, abitante a Villa del Conte. Sull'altra auto, una Nissan Qashqai, Fabio Miotti, 34 anni, che vive a Sant'Anna Morosina, è consigliere comunale e consigliere provinciale.

Stava rientrando a casa distante meno di un chilometro. Un urto violentissimo che ha richiamato immediatamente l'attenzione dei residenti, accorsi a prestare i primi soccorsi e ad allertare il sistema di emergenza.

Cosa è successo

Sul posto sono giunte quattro ambulanze, i vigili del fuoco del distaccamento di Cittadella, due pattuglie dell'Aliquota radiomobile, ed i carabinieri di Cittadella. Necessario bloccare totalmente al traffico la strada. Per Alessandro Nalon non c'è stato nulla da fare, è spirato tra le braccia dei sanitari, a nulla sono valse le manovre rianimatorie. Profondi i traumi subiti. I rilievi di legge definiranno la dinamica precisa dell'accaduto, sta di fatto che la vettura del consigliere Miotti è stata centrata frontalmente dalla Fiat Tipo che correva sull'opposta carreggiata. Impossibile evitarla, essendoci pochissimo spazio tra l'asfalto e i muri di cinta delle case. Una sorta di ostacolo improvviso. Il passeggero appena sarà possibile, potrà probabilmente fornire la spiegazione. Sull'asfalto non ci sono segni di frenata. La strada è illuminata, il manto stradale è perfetto, poche decine di metri prima dal punto dell'impatto in corrispondenza dell'ingresso al sagrato della vicina chiesa, c'è un dosso, non molto alto, ma fa da deterrente. Nella traiettoria della Fiat Tipo, la strada compie una leggera curva a destra. Il conducente potrebbe essere andato dritto trovandosi sulla corsia opposta.

I testimoni

«Stavo guardando la televisione in attesa di cenare, quando ho sentito un boato tremendo - è il racconto di Manuela Vomiero che abita al civico 241, di fronte al quale è avvenuto lo schianto - A poche decine di metri stava uscendo in auto il mio vicino, Ennio Riondato, che è infermiere a Castelfranco Veneto. Stava andando al lavoro. Si è fermato immediatamente ed ha soccorso il conducente della Tipo, io il passeggero. Fabio Miotti è uscito da solo dalla macchina, era cosciente, il volto sanguinante, gli abbiamo detto di sedersi. Sono arrivate via via altre persone a dare una mano. Il passeggero parlava, rispondeva bene, diceva di sentire male ad una gamba. Il conducente non parlava ma capiva quello che gli si diceva, si vedeva che era molto sofferente. Poi dopo pochi minuti sono arrivati i soccorsi e ci siamo fatti da parte. Ho visto che i sanitari hanno cominciato a rianimare il guidatore, purtroppo senza esito». Hanno dovuto constatare il decesso comprendo il corpo con un lenzuolo. I feriti sono stati portati all'ospedale di Cittadella.

La vittima: chi era Alessandro Nalon

Alessandro Nalon lavorava nell'industria meccanica Camec di Cittadella. Non era sposato, viveva con i genitori, papà Romeo e mamma Maria Luisa. Era terzogenito. Silvia è la sorella maggiore, Stefania la secondogenita. Silvia assieme al marito è giunta sul luogo dell'incidente rimanendo accanto alla salma del fratello, supportata anche dai vicini di casa. I veicoli sono stati posti sotto sequestro, la salma è a disposizione dell'Autorità giudiziaria. Fintantoché non sarà conclusa l'indagine non sarà possibile fissare la data delle esequie. «Ancora in troppi non rispettano i limiti di velocità - hanno detto alcuni residenti di fronte alla terribile scena dello schianto - ci vorrebbe a questo punto un Autovelox». Profondo cordoglio è stato espresso dal sindaco di Villa del Conte Antonella Argenti.

Ultimo aggiornamento: 14 Ottobre, 07:30 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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