Notte di paura, incendio nel sottotetto: sette intossicati da monossido finiscono all'ospedale

Lunedì 20 Febbraio 2023 di Michelangelo Cecchetto
carabinieri e vigili del fuoco

CURTAROLO - Tragedia sfiorata nel cuore della notte tra sabato e ieri a Curtarolo, nella frazione di Santa Maria di Non. Sette persone appartenenti a due nuclei familiari senza parentela sono finite in ospedale a Padova a causa di una intossicazione da monossido di carbonio. Si pensava fosse causata dal malfunzionamento della caldaia, invece è stata generata dall’incendio del sottotetto.


I SOCCORSI
L’allarme alla centrale operativa del Suem 118 di Padova è giunto alle 3.30 di domenica da una delle due famiglie residenti in una bifamiliare in via Pietro Bembo, strada chiusa con edifici di recente costruzione, dove era stato accusato un forte malore. Sono stati i sanitari ad accorgersi che il malore era causato da una intossicazione da monossido di carbonio. Immediato dunque l’allarme ai vigili del fuoco e ad altre ambulanze. 
Nell’edificio risiedono una famiglia di quattro persone con un bambino e poi c’è un’altra famiglia di tre persone adulte. Questi ultimi stavano dormendo tranquillamente quando sono stati svegliati dai soccorritori. I vigili del fuoco non hanno riscontrato nessun malfunzionamento della caldaia, di norma il primo elemento che si controlla, ma si sono accorti che il sottotetto dell’edificio stava bruciando.
Combustione lenta, effetto brace, ma era per quel motivo che nelle abitazioni si stava via via consumando l’ossigeno senza che si sentisse odore di fumo. Sul tetto della casa venerdì mattina erano al lavoro dei tecnici per dei lavori di coibentazione. Probabilmente, si verificherà, una scintilla ha generato la combustione lentissima. Già venerdì alcuni dei componenti della famiglia di quattro persone hanno cominciato a non sentirsi bene. È stato contattato il medico: segni e sintomi erano quelli di un male di stagione. Nel cuore della notte tra sabato e domenica invece le condizioni di uno dei familiari si sono aggravate, di qui la chiamata al Suem. All’arrivo del personale sanitario, la scoperta che nei locali c’era una quantità massiccia di monossido di carbonio.

E di qui i soccorsi specifici.

LE CONDIZIONI
Le sette le persone sono state portate all’ospedale patavino per le cure specifiche. L’intossicazione non è tale da mettere in pericolo la vita di nessuno di loro: dopo un ciclo in camera iperbarica sono stati dimessi nel tardo pomeriggio di ieri. Le due famiglie hanno corso un doppio pericolo: l’intossicazione e l’incendio. I vigili del fuoco sono ancora al lavoro: è necessario di fatto smontare la copertura per assicurarsi che il focolaio sia completamente estinto. Questo tipo di combustione dura anche per molti giorni evolvendosi poi in incendio con fiamme e fumo. L’edificio ad ora è inagibile. Il sindaco di Curtarolo, l’avvocato Martina Rocchio, si è sincerata sulle condizioni di salute dei concittadini e si è recata in via Bembo per rendersi conto personalmente della situazione:«Fortunatamente tutti stanno bene. È stato corso un rischio enorme, ringrazio anche tutti i soccorritori per gli interventi ancora una volta altamente professionali».
 

Ultimo aggiornamento: 21 Febbraio, 10:58 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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