ABANO TERME - Questa mattina i Carabinieri della Compagnia di Abano Terme (Padova), a conclusione di un’articolata indagine denominata “Fuoco incrociato”, hanno arrestato un uomo e una donna di nazionalità marocchina ex dipendenti della ditta ritenuti i responsabili del devastante incendio che il 4 ottobre 2016 aveva completamente distrutto lo stabilimento della “Nek s.r.l.”, ditta di gestione e trattamento rifiuti plastici di Monselice (PD), causando danni per quasi tre milioni di euro.
In manette sono finiti Bouchra El Kahi, marocchina 35enne di Battaglia Terme (Padova), e Said Rabbah, 29enne connazionale di Pernumia (Pd).
Ultimo aggiornamento: 22:36
© RIPRODUZIONE RISERVATA In manette sono finiti Bouchra El Kahi, marocchina 35enne di Battaglia Terme (Padova), e Said Rabbah, 29enne connazionale di Pernumia (Pd).
Il danno del rogo è stato oltre 3 milioni di euro. All'origine del gesto ci sarebbe una ritorsione maturata dai due marocchini a seguito del licenziamento e dell'agitazione sindacale che aveva coinvolto lavoratori e la coop proprietaria dello stabilimento.