Imprenditore aggredito dal vicino ubriaco: «Subito libero, ora ho paura»

Lunedì 21 Febbraio 2022 di Giovanni Brunoro
Imprenditore aggredito dal vicino ubriaco: «Subito libero, ora ho paura»
2

ESTE - Giovane ubriaco dell’est aggredisce il vicino di casa, tira calci ai carabinieri e si ferisce nella colluttazione. È accaduto l’altro ieri in zona industriale a Este, dove un 23enne ha dato in escandescenze a causa dell’alcol e danneggiato un laboratorio di apparecchiature elettromedicali.

L’azienda, attiva da anni nella vendita e manutenzione di strumenti per l’odontoiatria, è situata al piano terra di uno stabile dove si trovano anche due appartamenti; in uno di essi abita una famiglia di cittadini moldavi, che hanno un ottimo rapporto con il proprietario del laboratorio. Nell’altro, invece, c’è un turnover piuttosto frequente di inquilini e da qualche tempo vi abita questo giovane moldavo, ufficialmente senza fissa dimora.


Secondo le testimonianze dei residenti, la zona non è mai stata tranquilla: si parla di frequenti movimenti di persone sospette. Nel tardo pomeriggio di sabato, il titolare si trovava ancora in ufficio, quando ha udito verso le 19.30 un forte botto sulla porta di vetro. Allarmato, l’imprenditore - un cinquantenne della zona - è accorso ad aprire e si è trovato davanti il giovane visibilmente alterato: «Mi capita spesso di andare al laboratorio anche durante il weekend, per portarmi avanti con le pratiche. Avevo quasi finito, quando sono stato colto di soprassalto da questo boato. Mi sono spaventato molto, perché il ragazzo aveva un atteggiamento aggressivo e diceva cose senza senso; sosteneva di essere un mafioso e mi invitava ad affidarmi a lui per avere protezione. Voleva a tutti i costi che gli stringessi la mano e l’ho accontentato per tenerlo buono».
 

IL DIVERBIO
A quel punto, il giovane ha preteso di entrare nel laboratorio e ha iniziato a chiedere al titolare di togliere subito le telecamere di videosorveglianza. Al rifiuto di quest’ultimo, il moldavo è andato all’esterno e si è arrampicato sull’armadio dei contatori strappando una telecamera e scagliandola lontano. Nel gesto, ha riportato ferite ad una mano, tanto che salendo le scale ha imbrattato il muro di sangue. Resosi conto che non era più possibile instaurare un dialogo, l’imprenditore ha tentato di chiudersi in ufficio, ma è stato raggiunto dal giovane con un pugno e una spinta sulla porta a vetro. Fortunatamente, non ha riportato ferite ed è riuscito a divincolarsi spingendo indietro l’aggressore e barricandosi nel laboratorio. Nel mentre, il 23enne ha tirato calci e pugni alla porta, ferendosi ad un piede e cadendo a terra. «I carabinieri sono arrivati in fretta - prosegue il titolare - e hanno iniziato a cercare il mio aggressore con le pile. Ma il ragazzo è sceso dalle scale e ha aggredito e insultato anche loro». In quei momenti concitati, un militare ha ricevuto un calcio e un altro è stato ferito ad un dito della mano. Con grande fatica, i carabinieri sono riusciti a immobilizzare il moldavo, che è stato ammanettato e condotto al comando.
 

LA DENUNCIA
Nel mentre, l’imprenditore e i due militari feriti si sono ritrovati al pronto soccorso di Schiavonia, dove hanno ricevuto le medicazioni del caso. A notte inoltrata - circa le due e mezza - l’aggredito si è recato in caserma per sporgere denuncia, trovandosi di fronte ad una scena paradossale: «Il ragazzo era ancora lì, in preda ai fumi dell’alcol, che sbraitava e inveiva contro chiunque. So che è stato rimandato a casa e sono onestamente sbalordito da questa decisione; potrei incontrarlo di nuovo anche domani». Fortunatamente, il titolare era solo al momento del fatto. «Tra i miei collaboratori - racconta - ho anche delle ragazze e sono spesso in pensiero per loro».
 

Ultimo aggiornamento: 10:30 © RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci