Vaccini, Padova chiude l'hub: «Il peggio ormai è passato»

Lunedì 14 Febbraio 2022 di Serena De Salvador
Vaccini, Padova chiude l'hub: «Il peggio ormai è passato»

PADOVA - A due anni esatti dallo scoppio della pandemia, il mondo della sanità veneta rialza la testa dopo la quarta ondata del Covid. E ora la speranza è che possa essere una svolta definitiva. L'emergenza non è finita e con il virus l'intera società sarà costretta a fare i conti ancora a lungo, ma l'auspicio è che la sua diffusione e i suoi effetti diventino gestibili e controllabili, tali da non renderlo più una minaccia di portata pandemica. A dimostrare che in Veneto la situazione del contagio sta rientrando nei ranghi sono in numeri. Con la variante Omicron, nonostante l'altissima contagiosità i ricoveri nelle terapie intensive e sub intensive sono diminuiti notevolmente, specie fra i pazienti vaccinati. Ora Padova ha deciso di compiere un primo passo verso la normalità con un grande valore simbolico. Ieri infatti ha cessato la sua attività uno dei due punti vaccini della Fiera: chiude i battenti l'hub nel padiglione 8, che è stato gestito dall'Azienda Ospedale-Università, mentre resta per il momento attivo quello al padiglione 6 allestito dalla Ulss 6. Ciò significa che 18 sanitari dell'Azienda, che erano impiegati in Fiera, torneranno al lavoro in corsia. E a questi si aggiungo 101 sospesi reintegrati, parte dei quali si sono vaccinati mentre gli altri dopo il periodo di malattia perché contagiati si sono negativizzati. Un importante passo avanti a fronte del duro colpo inferto dal Covid al personale sanitario.
La chiusura del padiglione 8 è decisione frutto dell'andamento che si sta registrando in tutta la regione, dal momento che anche nelle altre province e in particolare nel Trevigiano sono già stati ridimensionati diversi punti tampone.

Ora tocca alle sedi vaccinali, dal momento che i risultati della campagna di immunizzazione sono stati soddisfacenti (oltre il 90% di copertura).


L'ANALISI

A scattare un'istantanea della situazione pandemica padovana e veneta è Giuseppe Dal Ben, direttore generale dell'Azienda Ospedale-Università. A partire da un assunto di base: per la quarta ondata il momento critico è stato superato, ma la convivenza con il Covid non è finita. «Ora possiamo dirlo: almeno per quest'ondata il peggio è passato. Sono i numeri a mostrarlo spiega Dal Ben . Che però questa quarta ondata sia stata l'ultima è assai difficile da dire. L'impressione è che dovremo continuare a convivere con il Covid: attualmente la malattia sembra molto meno aggressiva e probabilmente in futuro potremo conviverci senza che questo condizioni troppo la nostra vita, anche grazie alle nuove terapie introdotte recentemente e già in uso anche a Padova. Un risultato frutto soprattutto della campagna vaccinale, senza la quale la situazione poteva essere di tutt'altra gravità».


I DATI

In queste settimane l'impennata di nuovi casi ha subito un costante calo e il confronto con le settimane scorse non lascia dubbi. «I positivi nelle migliaia di tamponi che eseguiamo ogni giorno ora sono il 3% aggiunge Dal Ben . Tre settimane fa erano più del 16%. I ricoverati sono passati dai 202 di metà gennaio ai 136 di oggi. L'indice Rt si è riportato su valori non preoccupati e sul totale del Veneto domenica rispetto a sabato c'erano 8mila positivi in meno». In Azienda ospedaliera ora ritorneranno a regime anche visite specialistiche e interventi: «Il dato rilevante è che torniamo a occuparci a pieno ritmo anche dei pazienti non Covid specifica Dal Ben Abbiamo un piano da 170 interventi chirurgici al giorno, anche se va detto che le prestazioni più importanti non si sono mai fermate». E mentre la sanità allenta il morso per tenere a freno il virus, anche le norme vanno facendosi meno rigide. Le mascherine non saranno più obbligatorie all'aperto, ma il Green pass resta in vigore e non è escluso che serviranno ulteriori richiami di vaccino. «Servono segnali di un ritorno alla normalità, ben venga il non imporre più la mascherina all'aperto chiude il dirigente Però il senso di responsabilità dei cittadini non deve mai venire meno. Ogni strumento deve essere rapportato all'andamento della pandemia e solo osservandone l'andamento potremo tararci. Lavorando con determinazione, direi con un pizzico di ironia alla veneta, senza arretrare di un passo e con obiettivi chiari in mente, continueremo a dare risposte efficaci».

Ultimo aggiornamento: 18:48 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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