I Giardini dell'Arena, dallo spaccio al relax e alla cultura: verde riconquistato nel centro della città

Domenica 20 Agosto 2023 di Silvia Quaranta
I Giardini dell'Arena, dallo spaccio al relax e alla cultura: verde riconquistato nel centro della città

PADOVA - L’estate deve ancora concludersi, ma ai Giardini dell’Arena si guarda già avanti: all’autunno, con il Vintage Festival, e anche a Natale, che quest’anno riserverà qualche sorpresa. Non mancheranno mercatini ed eventi, ma la scena potrebbe cambiare, soprattutto per quanto riguarda le luminarie che assumeranno una dimensione “performativa”. Non lascia sfuggire una parola di più Aisha Ruggeri, direttrice artistica e progettista dei “nuovi” Giardini dell’Arena, che quest’anno spengono quattro candeline.

In termini di eventi, però, siamo già alla quinta estate di attività.


IL PERCORSO
«Il tempo è volato – racconta Ruggeri – e le collaborazioni si sono moltiplicate. All’inizio le persone pensavano che la riqualificazione fosse data dai chioschetti, l’attenzione era tutta focalizzata lì. In realtà il servizio bar serviva semplicemente ad attirare le persone, che qui all’inizio non ci volevano nemmeno venire. La partenza è stata dura: abbiamo affrontato di tutto, dalle minacce di chi non se ne voleva andare agli imprevisti organizzativi, compresa la mancanza di personale che ci ha portato, il primo anno, a lavorare fino a 18 ore al giorno».
Ma oggi quella fatica è completamente ripagata da un successo senza precedenti: il parco ha conquistato una nuova vita, gli eventi registrano spesso e volentieri il tutto esaurito e in più tra i parchi cittadini si sta creando un virtuoso ecosistema, di cui gli organizzatori dei Giardini dell’Arena sono promotori in prima linea.
«Abbiamo recentemente inaugurato un infopoint – sottolinea Ruggeri – dove di nostra spontanea iniziativa offriamo informazioni turistiche sull’area dell’Arena, ma anche sul resto della città. A differenza degli infopoint tradizionali, non proponiamo solo le attrazioni turistiche ma anche le attività in altri parchi. L’idea è quella di costruire un sistema linfatico che alimenta le diverse aree cittadine. Se immaginiamo Arcellabella, Campo dei Girasoli, Parco della Musica e Giardini dell’Arena è abbastanza immediato notare come ognuno ha delle proprie peculiarità: l’obiettivo è proprio quello di valorizzarle tutte».
I Giardini dell’Arena, in questo contesto, hanno un profilo particolare. «Sono una zona popolare – dice Ruggeri – nel senso letterale del termine. Ma sono anche un’area tutelata dove ogni proposta va vagliata dalla Soprintendenza. La sua specificità, forse, è proprio in questa dicotomia».
Il programma di eventi e rassegne è molto ricco e copre ogni stagione dell’anno. «In primavera - ricorda - si è conclusa la seconda edizione di quello che consideriamo un fiore all’occhiello: LLL, Life(s) Love Landscape, il festival dedicato ai linguaggi del e per il paesaggio, realizzato in collaborazione con ricercatori, geografi, artisti, compositori, esperti nel campo dell’alimentazione e della medicina. A partire dal tema del paesaggio, il festival unisce divulgazione scientifica, arti performative, ed esperienze sensoriali».


GLI EVENTI
Tra le prossime tappe: il 27 agosto ci sarà un concerto per la pace in collaborazione con la comunità di Sant’Egidio; il 2 e 3 settembre la nuova edizione del festival delle bolle di sapone, un evento tra i più amati dai bambini; dall’8 al 10 settembre il parco ospiterà alcune installazioni artistiche nell’ambito del Vintage Festival; poi il 17 settembre ci sarà l’ultimo concerto in collaborazione con il conservatorio Pollini e ancora dal 25 al 30 settembre altri concerti, ma in collaborazione con Unipd. Ultimo ma non meno importante: il 13 ottobre torna la tre giorni dedicata ai senza dimora. «Un evento bellissimo, diffuso - sottolinea Ruggeri - e con un grande valore sociale, che siamo orgogliosi di coordinare insieme alla rete di associazioni promotrici».
 

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