Padova. Sale slot non rispettano le regole, nel padovano i titolari si riuniscono in chat per eludere i controlli. Multati in nove

Sabato 2 Settembre 2023 di Cesare Arcolini
Finanza passa al setaccio le sale giochi

PADOVA - Le sanzioni pesanti che gli esercenti devono costantemente pagare a seguito di infrazioni alla normativa regionale, non sembrano impensierire il mondo del gioco. Stiamo parlando di decine di sale vlt e di bar e tabaccherie dotati di slot machine che fanno affari d’oro grazie ai giocatori che a tutte le ore del giorno e della notte provano a sbarcare il lunario, finendo quasi sempre per tornare a casa senza un euro in tasca. A fronte di controlli sempre più serrati da parte della Guardia di finanza, ma più in generale di tutte le forze di polizia, gli imprenditori quasi tutti cinesi titolari di vlt si sono messi in “rete” creando una chat nella quale si interfacciano per avvisarsi reciprocamente in caso di controlli delle forze dell’ordine
L’obiettivo, per ovvi motivi, è quello di far trovare le slot spente durante i controlli. Perdere ore di gioco, tuttavia, provoca un danno importante agli imprenditori. C’è allora chi mette in preventivo di prendere una multa da 1.500 euro lasciando accesa almeno una slot.

Questo consente ai giocatori di tentare la fortuna e all’imprenditore di turno di ammortizzare eventuali spese provocate dalle sanzioni. Nonostante le campagne di prevenzione per contrastare la piaga della ludopatia, i giocatori di slot machine e non solo, non conoscono ordinanze regionali e continuano imperterriti a giocare. Spesso, negli orari non consentiti dalla normativa regionale, trovano il divieto di sedersi davanti alla “macchinetta” da parte dell’esercente, ma capita frequentemente che il titolare del bar o della sala slot, chiudano un occhio e pur di non perdere il cliente, facciano uno strappo alla regola e tengano in funzione almeno una slot machine. 

Le multe

Nel mese di agosto il bilancio dei controlli effettuati dai Baschi verdi della Guardia di finanza è di nove locali trovati in difetto: si tratta di otto bar e una sala vlt. Nello specifico gli esercizi commerciali sanzionati sono due a Vigonza, Noventa Padovana e Padova, compresa la sala vlt e un bar multato a Montegrotto Terme, Teolo e Mestrino. Durante i singoli sopralluoghi delle fiamme gialle, effettuati nelle fasce orarie in cui le slot devono rimanere chiuse, è stata trovata in questi nove locali almeno una “macchinetta” in funzione con il cliente di turno intento a tentare la fortuna. I titolari di queste attività sono stati segnalati ai rispettivi comuni di competenza per l’inosservanza della normativa regionale in materia di prevenzione e cura del disturbo da gioco d’azzardo patologico, con la previsione, si sanzioni per complessivo 13.500 euro.
L’intervento condotto dai finanzieri rientra nel novero delle ordinarie attività di controllo del territorio, soprattutto nei principali punti di aggregazione, e testimonia il continuo impegno del corpo a tutela della legalità e della salute della collettività. Con la fine dell’estate ormai ad un passo l’attività specifica proseguirà senza sosta e andrà ad interessare tutti i locali della provincia di Padova dotati di macchinette mangia soldi.

I problemi

Altro punto su cui le fiamme gialle stanno lavorando senza sosta è il contrasto alla presenza di pos nelle reception delle singole sale scommesse. Vietati dalla legge, sono un invito troppo appetibile per il giocatore che ha perso tutto, a far fronte ai risparmi del conto corrente per proseguire la giornata di gioco. In questa battaglia dichiarata alla ludopatia, sotto la supervisione della Regione, ogni singolo comune della provincia di Padova mette in campo tutte le proprie risorse in materia per illustrare alle categorie più fragili i rischi a cui si va incontro se il passatempo delle slot diventa una vera e propria dipendenza patologica. Non esiste un identikit del giocatore tipo: si possono trovare neo diciottenni, come anziani che si mangiano in poche ore la pensione o casalinghe.

Ultimo aggiornamento: 17:14 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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