Raccolta dei funghi, ecco le regole: chi abita fuori dal Parco Colli Euganei deve pagare una tassa

Chi non risiede nei 15 Comuni potrà raccogliere funghi il lunedì, il mercoledì e il venerdì. Non si potrà portar via più di tre chili al giorno

Giovedì 3 Novembre 2022 di Lucio Piva
Funghi (foto d'archivio)

COLLI EUGANEI - Nessuna tassa per i cittadini residenti nell’ambito dei 15 comuni che compongono il Parco Colli. I “forestieri” invece dovranno mettere mano al portafogli per poter raccogliere i funghi nell’ambito del territorio governato dall’Ente di Tutela. Sono queste le regole impartite dal Parco Regione del Colli Euganei per disciplinarne la raccolta nel periodo dell’anno maggiormente atteso da numerosi appassionati. Chi vive nei Comuni del parco non dovrà osservare particolari formalità per poter regolarizzare la propria attività. Non serve infatti alcun tesserino autorizzativo, ma sarà sufficiente portare con sé un documento di identità che comprova la residenza all’interno del perimetro del Parco.

Più complesse e più onerose le regole per i “cacciatori” di funghi da fuori confine, che dovranno munirsi di una ricevuta di versamento di un contributo dell’importo di 5,16 euro per la raccolta giornaliera, 15,50 euro per la raccolta settimanale e 51,65 euro per la raccolta mensile. Il pagamento può essere effettuato sul c/c postale n. 11908357 intestato a “Parco Regionale dei Colli Euganei” oppure con il pagamento elettronico con il sistema PagoPa. La ricevuta del versamento, che costituisce il titolo per la raccolta dei funghi, deve riportare l’importo, i dati del titolare e il periodo di riferimento della validità del titolo. Gli autoctoni potranno dedicarsi alla raccolta dei funghi ogni giorno della settimana, ad eccezione del martedì, giorno destinato appunto al “fermo” dell’attività. I forestieri, invece dovranno limitarsi ai giorni di lunedì, mercoledì e venerdì. Tanto gli appassionati locali che quelli in trasferta, dovranno in ogni caso attenersi alle disposizioni di “contingentamento” definite dal Parco, per evitare che possibili razzie delle specie ne compromettano il ritmo di riproduzione. Gli appassionati potranno in tal modo fare propri non più di tre chili giornalieri e, fra questi, non più di un chilo delle specie note come pioppini, ovoli, porcini, finferli, mazze da tamburo, prugnoli, trombetta dei morti, verdoni, morette e piedi di capra.

Ultimo aggiornamento: 4 Novembre, 10:55 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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