Con la mazza per sfondare la porta dei genitori: «Datemi i soldi, non scherzo». Arrestato

Lunedì 18 Maggio 2020
Con la mazza per sfondare la porta dei genitori: «Datemi i soldi, non scherzo». Arrestato
PADOVA - Era disposto ad accoltellare i propri genitori pur di farsi dare 50 euro. Drammatico arresto l'altra sera nel popoloso quartiere Arcella messo a segno dai carabinieri del Comando provinciale. In manette è finito C.B. di 36 anni, volto noto alle forze dell'ordine. Secondo quanto ricostruito dai militari dell'Arma l'uomo, accecato dal bisogno di arraffare una banconota da 50 euro per soddisfare i propri vizi, sabato sera attorno alle 20 avrebbe telefonato ai genitori e con fare risoluto. «Vengo a prendermi i soldi - avrebbe detto - non fate i furbi, perchè non sto scherzando». Spaventati, i famigliari hanno sperato fino all'ultimo che il proprio figlio stesse scherzando o comunque si pentisse di quelle parole, ma di fatto qualche minuto dopo il dramma si è materializzato e se lo sono visti piombare a casa. L'esagitato ha scavalcato il muro di cinta dell'abitazione, poi con una mazzetta ha cominciato a battere alla porta con l'obiettivo di farsi aprire. Ha continuato a mantenere un atteggiamento minaccioso pronunciando frasi di una cattiveria inaudita. Tra l'altro le sue urla sono state udite anche da vicini di casa che allarmati si sono affacciati ai balconi per sincerarsi di cosa stesse accadendo.

Quando mamma e papà, terrorizzati dalla situazione, si sono accorti che era ormai diventata ingestibile, si sono visti costretti a contattare il 112. In pochi minuti si è portata sul luogo della segnalazione una pattuglia dell'Arma. Il trentaseienne è stato sorpreso in flagranza mentre ancora stava battendo contro la porta. Non senza fatica è stato invitato a posare la mazzetta. E' stato reso inoffensivo e, dopo una perquisizione personale, è stato trovato in possesso anche di un coltellaccio da cucina che evidentemente si era portato dietro proprio per dimostrare ai genitori che era pronto a tutto pur di avere i soldi. Accompagnato in caserma, al termine delle formalità di rito, è stato arrestato per maltrattamenti in famiglia, porto abusivo di strumenti atti ad offendere ed estorsione. Dell'attività è stato messo al corrente il pubblico ministero di turno che ha disposto per l'indagato la misura degli arresti domiciliari. Quando i carabinieri hanno avuto accesso all'abitazione dei genitori hanno trovato due persone distrutte dal dolore, tremavano dalla paura e avevano gli occhi lucidi. Di fatto, per salvare la propria vita, hanno fatto arrestare il figlio. Dai loro drammatici racconti è emerso che l'episodio consumatosi l'altra sera è stato solo l'ultimo di una lunga serie. Il continuo bisogno di soldi aveva infatti spinto C.B. a mettere in atto comportamenti sempre più violenti e minacciosi. Minacce, insulti, decine di telefonate, tuttavia l'altra sera il già difficile rapporto tra genitori e figlio è degenerato. Dopo l'arresto la famiglia avrà ora la possibilità di vivere più serenamente, tuttavia i carabinieri saranno chiamati ad un controllo serrato dell'abitazione dell'indagato per accertarsi che l'uomo rispetti i provvedimenti di legge a cui è stato sottoposto. Se il suo comportamento non fosse in linea con quando imposto dal giudice, inevitabile per il trentaseienne potrebbe materializzarsi la misura restrittiva del carcere. 
© RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci