Evasione Imu, stangata in arrivo: in partenza cartelle per tre milioni. Ma pagherà solo un padovano su quattro

Domenica 31 Dicembre 2023 di Alberto Rodighiero
Palazzo Moroni, sede del Comune di Padova

PADOVA - Evasione Imu, quest’anno il Comune ha notificato cartelle esattoriali per 10 milioni di euro. Ma, tra tributi evasi, multe non pagate, canoni e servizi a domanda individuale non onorati, l’infedeltà fiscale dei contribuenti padovani pesa sulle casse di palazzo Moroni per circa 100 milioni di euro. In occasione della fine dell’anno, anche per il settore Tributi è tempo di bilanci. Ieri, così, è stata pubblicata una determina in cui si calcola che negli ultimi mesi sono stati notificati avvisi di accertamento Imu relativi agli anni passati, per un valore di poco superiore ai 3 milioni di euro.

Una cifra che va a sommarsi agli altri 7 milioni di euro che, dall’inizio dell’anno, si sono trasformati in cartelle esattoriali successivamente notificate. In tutto si tratta di 10 milioni di euro che sono stati inseriti nella previsione di bilancio 2023-2025.


I CONTI
«Come accade ogni anno – ha spiegato ieri l’assessore ai Tributi Antonio Bressa – mano a mano che vengono notificate le comunicazioni relative all’evasione del tributo, si aggiorna la stima della cifra che, in teoria, potrebbe essere recuperata». «La cosa positiva – ha aggiunto l’esponente del Partito democratico – è che grazie al lavoro dei nostri uffici, gli accertamenti sono passati dai 3-4 milioni di euro all’anno a 10 milioni». Quanto alla cifra che si riuscirà a recuperare, molto difficilmente sarà possibile andare oltre al 40%.
Ma a quanto ammontano complessivamente i crediti che Palazzo Moroni vanta nei confronti dei contribuenti padovani? In via del tutto teorica tra multe (che da sole valgono circa 60 milioni di euro), tributi e servizi scolastici la cifra si aggira attorno ai 100 milioni. Detto questo, c’è da fare i conti con la realtà. I debiti troppo in là nel tempo sono difficilmente esigibili e a questo si aggiunge il fatto che nel 2018 i debiti iscritti a ruolo inferiori ai mille euro e relativi al periodo 2000-2010 sono stati estinti.


LA CIFRA
Ma allora, a quanto ammonta questa cifra? Per dare una risposta a questa domanda ci si può basare sui dati forniti da Palazzo Moroni lo scorso febbraio in occasione dell’annuncio della mancata adesione alla rottamazione delle cartelle esattoriali promossa dal governo Meloni. Complessivamente i tributi che avrebbero potuto essere rottamati ammontavano a 44.759.918 euro. Insomma quasi 45 milioni di euro a cui naturalmente vanno a sommarsi quelli che nel frattempo si sono aggiunti in questi mesi. Una cifra che, dunque potrebbe oscillare tra i 55 e i 60 milioni di euro.


LE DETERMINE
La scorsa estate, intanto, con quattro diverse determine, il settore Polizia municipale ha dato il via libera alla messa ruolo di multe non pagate per la bellezza di 21,7 milioni di euro. Tutte sanzioni elevate nel 2019. Calcolando che, mediamente, ogni ammenda vale 80 euro, si può affermare che, da settembre in poi, nelle cassette postali di oltre 271mila automobilisti, padovani e non solo, sono arrivate le temutissime cartelle esattoriali. Nella prima determina è stato dato il via libera alla messa a ruolo di 13,1 milioni di euro che fanno riferimento, genericamente, alla violazione del codice della Strada. Passando alla seconda, altri 6,1 milioni di euro riguardano le multe elevate dagli autovelox posizionati lunga l’anello delle tangenziali. Nella terza, invece, sono state messe a ruolo multe per 1,6 milioni relative a tutte le infrazioni che esulano dal codice della strada (Violazione di ordinanze o di regolamenti comunali,  disturbo alla quiete pubblica, norme legate al commercio o alle industrie, ecc) e nelle quarta si fa riferimento agli 853mila euro legati al mancato pagamento dei biglietti all’interno dei mezzi pubblici.
 

Ultimo aggiornamento: 10:35 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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