Imprenditore vittima delle estorsioni
della 'ndrangheta per lavori in Veneto

Lunedì 3 Marzo 2014
Imprenditore di Padova vittima della 'ndrangheta
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PADOVA - Il Comando provinciale di Reggio Calabria e lo Scico di Roma della Guardia di finanza hanno eseguito un decreto di sequestro preventivo, emesso dal Gip del Tribunale reggino, di imprese e beni per un valore complessivo di oltre quattro milioni di euro.



I beni sequestrati sono riconducibili a due persone, Gregorio Cacciola, di 63 anni, e Michelangelo Garruzzo, 54 anni, entrambi di Rosarno, ritenute affiliate a cosche della 'ndrangheta e gia' arrestate in precedenza dai carabinieri perché accusate di azioni estorsive, attuate con modalità mafiose, ai danni di un imprenditore edile della provincia di Padova, impegnato nell'esecuzione di lavori in Veneto (e non a Gioia Tauro come si era appreso in un primo momento).



Troppo richi per la loro denuncia dei redditi.
I finanzieri del Gico e del comando provinciale di Reggio Calabria, delegati dalla Dda, hanno effettuato indagini economico - patrimoniali nei confronti dei due indagati e dei loro familiari ed è emersa una sproporzione tra le attività economiche possedute ed i redditi dichiarati. Tra i beni sequestrati ci sono una società nel settore alberghiero e della ristorazione a Motta di Livenza (Treviso); un'azienda agricola a Rosarno, un fabbricato e due automobili.
Ultimo aggiornamento: 11:13

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