Innamorato pazzo dell'ex sindaco, la perseguita con lettere, mail, foto hard e regali: trevigiano condannato

Sabato 12 Settembre 2020 di Marco Aldighieri
Innamorato pazzo dell'ex sindaco, la perseguita con lettere, mail, foto hard e regali: trevigiano condannato
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CASALSERUGO -Il persecutore dell'ex sindaco di Casalserugo, Elisa Venturini, ieri in rito abbreviato davanti al Gup Margherita Brunello, è stato condannato a un anno e quattro mesi con la sospensione della pena. Il pubblico ministero Roberto Piccione, titolare delle indagini, aveva chiesto un anno e otto mesi. 

I FATTI
Lorenzo Franceschi, il 50enne di Monastier in provincia di Treviso, ha molestato Venturini per tre lunghi anni: dal maggio del 2015 all'ottobre del 2018, attraverso una serie di lettere, mail, foto hard e regali non graditi. Il trevigiano era stato arrestato e poi era finito agli arresti domiciliari. L'ex sindaco aveva ricevuto decine di mail con apprezzamenti, frasi volgari e immagini inquietanti. Il cinquantenne le ha scritto Il principe delle tenebre vivrà ancora oppure Divorzia e sposa me, facciamo la guerra Elisa. Un giorno ha anche chiamato il direttore di una emittente televisiva locale chiedendogli: «Voglio sapere se la Venturini ha partecipato al suo programma qualche giorno fa, per denunciarmi di nuovo». Aggiungendo poi che era stato agli arresti sei mesi, soltanto perchè deteneva una pistola in casa. Reato per cui ha già patteggiato. Elisa Venturini ieri non ha voluto rilasciare dichiarazioni, ma alcuni giorni dopo l'arresto del trevigiano e per lei la fine di un incubo, aveva detto: «Ho capito cosa significa essere vittima di attenzioni non desiderate. Quando queste storie si sentono in tv, quando si ascoltano i dibattiti su questo argomento, non si capisce cosa significa». E poi aveva confessato di avere temuto per la sua sicurezza. «Alcuni messaggi erano deliranti - aveva proseguito - non si capiva il senso. Altri mettevano proprio paura. Ricordo la foto di Dracula. Poi ad un certo punto ho smesso di aprire quella roba. Ogni volta che ricevevo una lettera, un pacco lo consegnavo direttamente in Questura».

LE INDAGINI
Sono serviti quasi tre anni alla polizia per sciogliere il rebus sull'identità del persecutore. L'uomo infatti contattava la Venturini sempre con indirizzi mail diversi, così il reparto Anticrimine ha dovuto fare una rogatoria internazionale a Google per riuscire ad arrivare alle sue generalità. Poi è arrivato l'episodio che ha dato una svolta alle indagini: il sindaco ha ricevuto al proprio indirizzo di casa l'ennesimo regalo indesiderato. Tradotto, il 50enne sapeva dove abitava. Così è scatta la perquisizione della polizia a casa del trevigiano. Nell'abitazione gli agenti hanno sequestrato il computer e altri dispositivi elettronici e trovato anche una pistola mai denunciata in questura. Il 50enne, difeso dall'avvocato Roberta Canal del foro di Treviso, è stato parzialmente riconosciuto incapace di intendere e di volere, e attualmente è seguito dai servizi sociali.
Ultimo aggiornamento: 21:54 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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