Padova. Vince corsa all'ippodromo ma la cavalla è positiva al doping. La Procura apre un'inchiesta

Chi ha dopato Birba Dall? Questo il quesito che secondo la Procura di Padova va risolto

Sabato 20 Maggio 2023 di Luca Ingegneri
L'ippodromo (foto d'archivio)

PADOVA - Quella sera si impose facilmente nelle mani della sua proprietaria, l’amazzone Jessica Pompa. La cinque anni Birba Dall vinse il premio Gimpanzee, una condizionata per cavalli anziani di 5 e 6 anni, affidati ai gentlemen di proprietà, trottando in testa fin dalla partenza il miglio del Breda sul piede dell’1.16. Era la prima corsa in programma nel convegno del 6 luglio dell’anno passato. Come di prassi, la cavalla, allenata dal trainer emiliano Andrea Bigliardi, venne sottoposta al test antidoping disposto dal servizio veterinario del Ministero per le Politiche agricole.

Birba Dall risultò però positiva al metocarbamolo, una sostanza proibita dal regolamento delle corse. É un medicinale a carattere acido basico che allevia gli spasmi muscolari, abitualmente utilizzato dagli operatori ippici. Quella sera i veterinari delle Padovanelle ne riscontrarono tracce nelle urine di Birba Dall, di cui fu accertata la positività.

Chi ha dopato Birba Dall?

La femmina venne allontanata dalle corse per i successivi trenta giorni e il Breda dispose la confisca del premio al traguardo. Il rapporto del Servizio veterinario fu automaticamente trasmesso alla Procura della Repubblica per competenza. Ora il fascicolo è approdato sulla scrivania del pubblico ministero Marco Brusegan che ha avviato un’inchiesta per maltrattamenti, al momento a carico di ignoti. Saranno infatti necessari ulteriori approfondimenti di indagine a carico dell’entourage di Birba Dall. La Procura ha delegato l’incombenza ai militari del Nas, il Nucleo Antisofisticazione dei carabinieri. Si dovrà accertare chi abbia effettivamente somministrato il metocarbamolo alla cavalla. É probabile che l’infiltrazione, necessaria a curare dolori di natura muscolare, sia stata praticata con una tempistica errata. Occorrono infatti in media dai tre ai cinque giorni prima che queste sostanze chimiche scompaiano dalle urine dei cavalli. La scuderia di Jessica Pompa potrebbe aver effettuato l’infiltrazione troppo a ridosso della corsa del Breda. Ora i responsabili rischiano una condanna da un minimo di tre ad un massimo di diciotto mesi di reclusione ed una multa oscillante tra i cinquemila e i trentamila euro.

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