LIMENA (PADOVA) - «Mentre vedevo la sacca di staminali scendere sono scoppiata in un pianto di gioia, un'emozione bellissima perché pensavo a quando Jessica ha donato la vista a due persone e oggi sono io che ricevo la vita da un donatore». Parole quelle di Consuelo Zoja, mamma di Jessica Tellatin morta a 26 anni per un tumore, che racchiudono forte il messaggio dell'importanza della donazione. Oggi è lei a vivere in prima persona la necessità di una cura che si ottiene anche dalla donazione: a marzo le è stata diagnosticata una leucemia mieloide acuta e venerdì all'Ospedale di Mestre ha effettuato un trapianto di midollo osseo da donatore. Con lei c'è sempre la sua amata Jessica: nel suo cuore, nella sua mente e nel cuscino stampato che ha portato con sé in reparto. E venerdì durante la trasfusione le è stato impossibile non ricordare quando sei anni fa è toccato a lei decidere se donare, oppure no, le cornee di sua figlia. «Per me non è stato facile ha detto Consuelo -, e credo non lo sia per nessuno.
Consuelo conosce bene il dolore di un cuore lacerato dalla perdita delle persone che si amano, oggi si ritrova a combattere la sua battaglia personale e lo fa con tutta la forza che ancora sa tirare fuori. E' un'altra dura prova che la vita le ha riservato, ma anche questa volta sente che Jessica l'ha presa per mano. «Voglio guardare oltre - ha setto -, mi sono ripromessa che una volta superato questo momento voglio vivere la vita con più gioia, con più sorrisi. Il dolore è stato e sarà sempre grande ma la vita va vissuta, sempre».
Ora Consuelo dovrà stare un lungo periodo all'ospedale e non potrà essere presente alla serata del 10 ottobre dove l'amministrazione comunale consegnerà le borse di studio intitolate a Jessica agli studenti meritevoli di Limena, come avviene da qualche anno. «Ci saranno le mie sorelle -ha detto - e io sarò lì con la testa e con il cuore». La sua Jessica, nonostante la malattia, non aveva mai smesso di studiare ed era arrivata ad un passo dalla laurea che non ha però potuto discutere, è stata la mamma a ritirare la laurea alla memoria della figlia che l'Università di Padova le ha conferito nel 2017.