PADOVA - Decine e decine di foto raccontano di una piazza dimenticata. Un angolo di centro, tra lo scalo ferroviario e la Cappella degli Scrovegni, caduto nel degrado. Le immagini, scattate dai residenti, mostrano senzatetto dormire sulle aiuole e sotto i portici. Montagne di spazzatura straripare dai cestini e dalle campane per la raccolta dei rifiuti. Gruppetti di spacciatori e i loro clienti girare indisturbati. Così è stata immortalata piazza De Gasperi. Già a giugno gli abitanti, nell’occasione attraverso alcuni filmati choc, hanno denunciato la presenza di tossicodipendenti nascosti dietro alle auto posteggiate per iniettarsi indisturbati una dose. «Sono rientrato l’altro giorno a Padova e ho trovato questo scempio» ha commentato l’ingegnere Massimo Pupa, portavoce del comitato De Gasperi. E i membri del comitato, nel 2019, con l’obiettivo di contrastare lo spaccio e il conseguente degrado avevano assoldato un’agenzia di vigilanza privata così da creare una maggiore sicurezza.
Lo spaccio
Lo stupefacente viene ceduto rapidamente ai clienti. I compratori sono quasi sempre giovani italiani e per sballarsi non vanno molto lontano. A riprenderli, mentre dietro alle macchine armeggiavano con la siringa e il laccio emostatico, ci aveva pensato l’avvocato Oscar Ugo. «Non voglio gettare la colpa contro nessuno tanto meno sull’amministrazione comunale e sulla Questura, ma devo prendere atto che lavoro e vivo in un pezzo di centro storico poco sicuro. Penso sia sgradevole per una mamma con il suo bambino, transitare e vedere queste scene. Da sempre ho chiamato la polizia e la polizia locale, ma la situazione è questa» aveva dichiarato a giugno il legale. Dall’inizio dell’estate in piazza De Gasperi sembra non sia cambiato nulla. «Gli spacciatori sono ritornati a pieno ritmo e, di conseguenza, i drogati che spesso lasciano a terra le loro siringhe e gli attrezzi del mestiere» ha assicurato Pupa.
Il dormitorio
La piazza, come documentano le foto scattate dai residenti, si è anche trasformata in un dormitorio a cielo aperto. Diversi senzatetto sono stati immortalati, avvolti nelle coperte e nei cartoni, sopra alle aiuole, sotto i portici e accanto ai portoni di ingresso dei palazzoni che danno sulla piazza. Sono uomini e donne, stranieri e italiani. «Alla mattina troviamo senza fissa dimora che dormono anche davanti alla sede degli artigiani. La continua presenza di persone che bivaccano o appunto dormono sotto i portici non danno una sensazione di sicurezza» ha sentenziato il portavoce dei residenti.
La spazzatura
Ma i problemi di quest’area di centro città non sembrano essere finiti qui. A dare man forte alla protesta dei residenti ci sono ancora decine di fotografie. I cestini, installati sulla piazza, straripano di lattine, bicchieri di plastica e cartacce. Non sono da meno le campane per la raccolta dei rifiuti. Tutto attorno sono circondate da cartoni, cassette della frutta, suppellettili abbandonati, materiale dato alle fiamme, bottiglie di plastica e avanzi di cibo provenienti dai fast food della zona. «La disposizione delle pattumiere favorisce un accumulo abnorme di rifiuti sparsi ovunque, la presenza di grossi topi e la nuova funzione di orinatoi pubblici» ha denunciato Pupa. Che poi si è lasciato andare a una battuta: «Un topo non sono riuscito a fotografarlo, mi è passato davanti ed è entrato nella macelleria islamica». I residenti durante gli incontri organizzati dal comitato hanno redatto una lista con tutti i problemi che affliggono la piazza. E dopo gli spacciatori, le immondizie e i senzatetto, a disturbare la quotidianità degli abitanti è la viabilità. «Regna una gran confusione tra parcheggi e non parcheggi, dissuasori e non dissuasori. Come i cubotti sparsi. E poi i colori ormai sono sbiaditi. Siamo messi male e nessuno fa niente» ha terminato Pupa che poi ha aggiunto: «Nonostante i tanti proclami di questa giunta che continua ad esaltare la “bellezza” della piazza, i risultati sono sotto gli occhi di tutti». Insomma, un sentimento di scoramento per altro espresso anche dall’avvocato Oscar Ugo, dopo due settimane dalla divulgazione dei filmati choc. «Ma le nostre segnalazioni - aveva dichiarato - non hanno sortito alcun effetto. Abbiamo visto, un giorno, una camionetta della polizia municipale e basta».
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