La saga dei De Nicolao, capitan Andrea legge le "carte" al basket padovano

Lunedì 30 Agosto 2021 di Giovanni Pellecchia
Da destra: Riccardo, Francesco e Andrea De Nicolao

PADOVA/MESTRE - Andrea De Nicolao anche nella stagione 2021-22 ormai alle porte è l'ambasciatore del basket padovano ai massimi livelli. Il play nato a Camposampiero, 30 anni compiuti da pochi giorni, sarà ancora il regista e come già nella passata stagione complice l'infortunio di Michael Bramos capitano dell'Umana Reyer Venezia, una tra le più ambiziose formazioni del campionato italiano di A1.

Lo abbiamo raggiunto al termine del primo test della Reyer al Taliercio contro Cento (disputato a porte chiuse). 


STAGIONE PARTICOLARE
Che stagione è stata, nel complesso, quella passata?
«Complice il Covid (il gruppo-squadra della Reyer è stato tra i primi e più colpiti dal virus, ndr), purtroppo, assolutamente particolare. Credo che alla fine il nostro risultato, con il raggiungimento della semifinale, sia stato comunque ottimo».
Stagione particolare anche dal punto di vista personale: vissuta con i galloni di capitano orogranata e con la novità del derby familiare con il fratello più piccolo, Giovanni, esordiente in LBA a Varese.
«Essere il capitano orogranata è stata davvero una bella emozione, che non capita tutti i giorni. Ma che temo, complice l'intervento chirurgico al piede di Michael Bramos (operato nei giorni scorsi alla fascia plantare del piede destro, ndr), si riproporrà anche quest'anno. Ne sono, ovviamente, onorato ed orgoglioso. La sfida con Giovanni? No, non ne abbiamo più parlato durante le vacanze. Sono contento per lui, però, che sia stato confermato a Varese. Dove tra l'altro, ne sono certo, la nuova formula adottata del play americano e del play italiano, ciascuno con le proprie differenti caratteristiche, potrà rivelarsi vincente anche per lui Del resto, ha lavorato davvero tanto quest'estate. Già mi preparo alla partita di quest'anno, in programma il 2 gennaio a Varese: sarà ancora più dura!». 

NUOVO CICLO OROGRANATA
Più in generale, cosa si aspetta quest'anno per la Reyer?
«E' vero, la squadra ha cambiato diverse pedine. Ma il nuovo ciclo è all'insegna della continuità su solide basi: i nuovi arrivati, per di più giovani, potranno integrarsi bene con lo zoccolo duro». 
Delusione, per la mancata chiamata nella Nazionale che ha disputato le Olimpiadi di Tokyo?
«Onestamente, rammarico no. Ogni allenatore fa legittimamente le sue scelte, ci mancherebbe altro, ed io negli ultimi tempi non ero mai stato contattato dallo staff azzurro. È stato individuato un nuovo gruppo di giocatori: va bene così. Dal mio punto di vista, tra l'altro, ho allargato la famiglia: quindi rispondere ad una eventuale chiamata, non sarebbe stato neanche semplice. Però, chiaro, resto sempre a disposizione della nazionale». 

FAMIGLIA A SPICCHI
Venendo a cose più strettamente padovane, con il cugino Riccardo ora alla guida ed il fratello Francesco confermato in cabina di regia, più il socio Massimiliano Max Franz addetto marketing, avete lanciato un'OPA sulla Virtus?
«Per carità! Max ed io (i due insieme nell'estate 2017 e 2018 avevano organizzato l'evento Back2Basket in Prato della Valle, ndr), che ho ancora tanta voglia di giocare, abbiamo entrambi un altro lavoro. Non abbiamo nessun ruolo all'interno della società: da questo punto di vista, anzi, al raduno della prima squadra è stata fatta un po' di confusione perché responsabile marketing continua ad essere Marco Chioatto Diciamo, però, che ci stiamo avvicinando un po' alla volta: per aiutarli, dando il nostro supporto. Il fatto che ora alleni mio cugino, per me, è uno stimolo in più: quando mi confronto con lui, a livello di linguaggio, di filosofia e del modo di intendere la pallacanestro, sembra di farlo con i miei allenatori. Riccardo è molto preparato e pronto per questa avventura: certo, alla sua prima esperienza, potrebbe incontrare qualche difficoltà; ma sono convinto che abbia le carte in regola per fare bene ed una stagione positiva. Francesco, specie in un gruppo rinnovato, assumerà sempre più il ruolo di leader: sia dentro che fuori dal campo. Tornando a me e Max Franz: per Virtus, siamo solo dei consulenti esterni. Con azioni mirate (come la presentazione ufficiale della squadra fissata per domenica 19 settembre in Piazza della Frutta nell'ambito della Pink Run, ndr) offriamo la nostra professionalità perché la società possa assumere un ruolo sempre più importante: nell'ambito della città di Padova, come nel panorama del basket nazionale Certo, c'è pure Vigodarzere, la società di mio papà: ma quella, a conduzione familiare, è come casa e bottega».

GRANDE EVENTO
Amichevole di prestigio, quella organizzata da Veritas832 in collaborazione con la Fip di Padova, al PalaStraelle di Borgoricco (impianto inaugurato nel 2016): si affrontano la NutriBullet Treviso Basket di LBA e Kleb Basket Ferrara di serie A2. La partita si svolgerà in presenza del pubblico, ma con capienza ridotta al 35% come da disposizioni del Governo (l'accesso sarà consentito solo a quanti hanno prenotato il biglietto; saranno obbligatori Green Pass, mascherina e rispetto del distanziamento). 
 

Ultimo aggiornamento: 10:52 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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