Bertin (Confcommercio Veneto): «Rischio scontro sociale»

Venerdì 2 Aprile 2021 di Maurizio Crema
Patrizio Bertin

PADOVA - L’incontro è stato franco e dalla Regione sono venute rassicurazioni: i 18 milioni di ristori per le imprese venete di commercio e sevizi chiuse per Covid arriveranno da metà aprile. Nel frattempo la crisi corre come la Tari, la tassa sui rifiuti, che secondo Confcommercio a livello nazionale continua a crescere (va un po’ meglio nel Nordest grazie ai tagli dei Comuni). «Comprendo che il virus non ha esaurito la sua azione letale, però chiedo che si comprenda anche che le imprese del terziario sono di fronte a una situazione estrema», avverte Patrizio Bertin, presidente di Confcommercio Veneto e Ascom Padova, che ieri mattina ha incontrato il presidente del Veneto Luca Zaia. «Al governatore non è nemmeno servito che sottolineassi, tanta è la sua condivisione con le nostre problematiche, che i sostegni messi in campo dal governo sono del tutto insufficienti. Con Zaia abbiamo condiviso la necessità di una riapertura, progressiva e costante che consenta di evitare lo scontro sociale che rimane sullo sfondo: la forbice tra garantiti e non garantiti si sta sempre più allargando».


14.000 DOMANDE
La Regione ha messo in campo 16,8 milioni e l’Unioncamere Veneto 1 milione. «Il bando scade il 4 aprile, sono arrivate quasi 14mila domande. Mi dicono da Unioncamere che dal 14 aprile inizieranno a fare i pagamenti - spiega Roberto Marcato, assessore allo Sviluppo del Veneto -. Capisco che per chi ha bisogno anche un minuto può essere un problema, ma vagliare migliaia di richieste non è semplice. Con questo provvedimento però siamo riusciti ad aiutare anche palestre, le filiere dello sport e dello spettacolo, un segnale d’attenzione per chi non è stato considerato prima. E stiamo ragionando per altri aiuti».

Ultimo aggiornamento: 16:47 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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