Vo' Euganeo, quarantena colabrodo: cosa è successo fino a ieri sera nel paese dei 19 contagiati Foto

Lunedì 24 Febbraio 2020 di Marina Lucchin
Vo' Euganeo, quarantena colabrodo: ecco cosa sta succedendo nel paese dei 19 contagiati
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Coronavirus. Quarantena a Vo'? Sì, ma all'italiana. Sulla carta il paese abbarbicato sui Colli Euganei sarebbe blindato da venerdì notte: ma almeno fino a ieri sera (nella mattina di lunedì 24 febbraio i varchi sono stati chiusi, n.d.r.), chiunque poteva entrare e uscire alla faccia dei divieti stabiliti sabato dal Consiglio dei ministri straordinario. Appena fuori da Vo' già in mattinata alcune pattuglie dei carabinieri, tutti dotati di mascherina, hanno presidiato gli ingressi al comune epicentro veneto del contagio da Coronavirus. In realtà l'ordinanza non è però ancora entrata ufficialmente in vigore. Per cui niente cordone sanitario, niente blocchi, niente controlli. I militari potevano solo vigilare sulla situazione senza intervenire.

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Chiunque poteva andare in giro a proprio piacimento e, visto che mancano eventuali pene per i trasgressori, il rispetto delle prescrizioni, fatte in un crescendo di responsabilità da Comune, Regione e Governo, si basava solo sul senso di responsabilità dei residenti e visitatori. Senso di responsabilità, che ovviamente, a qualcuno è mancato. Tanto che, se da una parte alcuni abitanti di Vo' se ne sono andati per una passeggiata nei paesi vicini e  una consumazione al bar, all'inverso qualche curioso ieri ha fatto capolino in piazza Liberazione per vedere com'è la vita in quarantena. Quarantena che, di fatto, è solo sulla carta. «Sono entrata e uscita dal paese senza problemi, ho visto i carabinieri con le mascherine, ma non mi hanno fermata. Vengo da Rovolon (Comune confinante con Vo', ndr) e dovevo vedere dei parenti. Ho provato a vedere com'era la situazione e quando ho visto che non c'erano controlli, sono passata» ha spiegato una donna, poi tornata tranquillamente a casa sua dopo la visita ai familiari. Una situazione che ha fatto gridare allo scandalo sia chi è di Vo' sia chi sta nei paesi confinanti. «È pazzesco. Non capisco come sia possibile che da giovedì quando è morto il povero Adriano Trevisan non abbiano ancora pensato di chiuderci tutti dentro. C'è gente che gira ovunque, se continuiamo così questa cosa non finirà mai più», sbotta scocciata Silvia Pagliotto, che abita praticamente in centro.




ARRABBIATI
Ma quelli più arrabbiati sono coloro che vivono nelle cittadine confinanti, come Este o Noventa Vicentina, appena al di là del confine della provincia Berica. «Leggo che persone di Vo' vìolano le direttive del governo sulla quarantena e stanno circolando per Este. Sono degli ignoranti che ci mettono tutti in pericolo. Spero che chiunque venga a conoscenza di qualcuno fuori dal confine avvisi i carabinieri» tuona Desirée Borella. Ma proprio i carabinieri ieri hanno anche scortato un giornalista televisivo che ieri mattina è entrato senza problemi per intervistare con il supporto del cameraman i residenti di Vo' fin dentro le loro case. Altro che posti di blocco intorno al paese con corridoi sterili per garantire l'approvvigionamento dei generi alimentari e farmaceutici ai cittadini in quarantena ma, soprattutto, pattuglie di soldati dell'Esercito per cinturare i luoghi colpiti dall'epidemia sulla base del modello Wuhan: è evidente, invece, come siano saltate le misure restrittive e di massima allerta stabilite nel decreto emergenza diramato dal Governo centrale per contenere la diffusione del virus fuori dai confini territoriali del comune collinare. Dopo l'esplosione dell'epidemia, che in provincia di Padova ha fatto registrare il maggior numero di infetti in Veneto, il Consiglio dei ministri aveva emesso un decalogo di provvedimenti stringentissimi al fine di evitare una propagazione a macchia d'olio del Covid-19. Che però per ora non sono stati attuati. Tutto cambierà quando l'ordinanza entrerà in vigore, forse da stamane alle 8, o forse ancora prima, già dalla trascorsa mezzanotte, con l'arrivo dell'esercito. Solo a quel punto, quando saranno applicate le misure stabilite, i trasgressori rischieranno 3 mesi di carcere e un'ammenda da 200 euro.

 

Ultimo aggiornamento: 10:47 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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