Chiarezza e tempestiva condivisione dei dati: lo chiedono i sindaci dell'Alta

Domenica 22 Marzo 2020
Chiarezza e tempestiva condivisione dei dati: lo chiedono i sindaci dell'Alta
PADOVA - "In questi giorni come cittadini abbiamo imparato quanto i numeri siano importanti e come sia necessario affidarci a chi ha la competenza per fornirli. Abbiamo imparato a fidarci della scienza e a rispettare le direttive di chi è deputato a gestire la crisi. Come Sindaci ci siamo trovati i prima linea, chiamati non solo a far rispettare i Decreti, ma anche e soprattutto a costruire una rete di supporto, anche psicologico, e di sostegno pratico per i nostri concittadini. Nell’emergenza e con tutti i mezzi, a volte pochi, a nostra disposizione. E sta funzionando, perché tutti stiamo facendo la nostra parte con coscienza e senza risparmiarci". A dirlo è Alessandro Bolis, sindaco di Carmignano di Brenta e presidente della Conferenza dei Sindaci dell'Ulss 6 Alta Padovana.
"Ma, ora che la gestione dell’emergenza sta diventando una fatica quotidiana, di cui non si vede la fine, dobbiamo ancora di più restare uniti e serrare i ranghi, con una reale collaborazione tra le Istituzioni" il suo appello, dichiarato con la rabbia di chi si trova nella posizione di collegamento tra la cittadinanza e chi coordina l'emergenza, ma subisce alcuni malfunzionamenti del sistema, in evidente difficoltà sotto la pressione. "Da qualche giorno non riceviamo più dati dall’Azienda né dalla Protezione civile. Talvolta ci giungono dal Dipartimento Prevenzione dell’ULSS. Questo è inaccettabile! - chiarisce Bolis - Va introdotta con urgenza una modalità costante di invio dei dati attendibili sulla morbilità ai 101 sindaci della Provincia di Padova, dati che troppo spesso divergono da quelli pubblicati dai mass media. Occorre, come ci insegnano i giornalisti, che la fonte sia certa, possibilmente unica, e che i dati siano univoci, chiari e non interpretabili. Che vengano emessi a ore precise e non forniti a richiesta, che vi sia una condivisione continua e che non giungano da fonti diverse".
"Noi sindaci siamo chiamati a dare risposte ai nostri cittadini per qualsiasi loro esigenza, mai come in questo momento siamo diventati un punto importante di riferimento e abbiamo un’autorevolezza che ci deriva dall’efficacia delle nostre azioni. Sosteniamo la famiglie con servizi ad hoc e le persone più fragili, dai disabili agli anziani. Perché è a noi che i cittadini si rivolgono, e hanno bisogno di risposte immediate ed efficaci. Siamo anche un fondamentale supporto per coloro che sono positivi al Covid19 e sono a casa, insieme alle loro famiglie. Per essere efficaci, però, abbiamo bisogno di essere informati, di avere tempestivamente numeri, nomi e indirizzi dei contagiati che devono restare a casa. Informazioni che spesso la stampa ha prima di noi. Avere notizia immediata della messa in quarantena di un nucleo familiare, significa poter attivare sin da subito la rete di sostegno. Una rete che va organizzata e che deve essere articolata in base al caso. Penso per esempio alla consegna della spesa e dei farmaci a domicilio, a una diversa gestione dei rifiuti, tutti servizi da gestire con modalità e accortezze diverse in caso di positività al virus, con la necessità di proteggere tutti i nostri volontari, Protezione civile in testa, che stanno facendo un grandissimo lavoro".
Il grido d'aiuto del presidente della Conferenza dei Sindaci dell'Alta non manca tuttavia di riconoscere la difficoltà del momento anche per chi sta ai "piani alti" del sistema. "Non finiremo mai di ringraziare chi quotidianamente sta adoperandosi con efficacia e capacità per fronteggiare l’emergenza - dice Bolis - dal presidente della Regione Luca Zaia, con gli assessori Manuela Lanzarin e Giampaolo Bottaccin, il responsabile del Dipartimento Prevenzione e Igiene Pubblica Francesca Russo, il direttore della Sanità del Veneto Domenico Mantoan, che è anche presidente di Aiaf, una guida importante nella gestione di questa emergenza, e i Prefetti. Loro sono i nostri Generali, i nostri strateghi e a loro guardiamo per ricevere ordini. Noi sindaci siamo al fronte e abbiamo bisogno di sapere, ora per ora, il numero e i nomi dei contagiati all’interno dei nostri Comuni, per poter intervenire subito e bene per quanto di nostra competenza. Le normative relative alla privacy, in questo momento, così come la grande pressione cui è sottoposto il Dipartimento di Prevenzione dell’Ulss di Padova, egregiamente diretto da Ivana Simoncello, non possono certo giustificare l'insufficiente continuità nel comunicarci i dati".
"Desidero ringraziare in modo significativo e particolare - conclude Alessandro Bolis - il Direttore generale della Ulss 6 Euganea Domenico Scibetta e la Direzione strategica per il grande lavoro di coordinamento e di gestione dell’emergenza. Il Direttore in questo momento è un collante quotidiano per il territorio e per noi primi cittadini. La sua gestione della situazione degli ospedali è frutto di una visione complessiva, che tiene necessariamente conto della complessità di azioni da mettere in campo per fronteggiare l’emergenza, ma anche delle necessità quotidiane di salute di quasi un milione di abitanti. Da ultimo, invito i miei colleghi Sindaci a evitare pressioni sulla Regione Veneto sul tema delle mascherine: ci sono grossi problemi nella consegna e forti criticità nel mercato, lo sappiamo tutti, quello che conta di più ora è restare uniti e non infondere nella cittadinanza sfiducia nelle Istituzioni". 
 
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