Padova, allarme caldo: 20 colpi di calore al giorno nei pronto soccorso

In totale nei pronto soccorso dell'Ulss 6, 500 arrivi per traumi sul posto di lavoro dovuti a disattenzione o stanchezza per il caldo. Il decalogo dello Spisal

Martedì 18 Luglio 2023 di Madeleine Palpella
Padova, allarme caldo: 20 colpi di calore al giorno nei pronto soccorso

PADOVA - È iniziata ufficialmente la settimana più calda del 2023. Ogni giorno vengono registrati 20 casi di accesso per colpo di calore nei vari pronto soccorso dell’Ulss 6 Euganea che comprende: Cittadella, Camposampiero, Piove di Sacco e Schiavonia. 
«A livello aziendale stiamo assistendo ad un aumento di accessi totali ai quattro pronto soccors - spiega Roberta Volpin, direttrice del Ps degli ospedali riuniti Padova sud - Sono circa 500 al giorno, contro una media estiva di 450: una cinquantina di casi in più dunque a livello di Euganea, dovuti soprattutto a traumi e incidenti perché d’estate è fisiologico che ci si muova di più, ma anche a colpi di calore.

Sono una ventina in totale quelli che vediamo ogni giorno io e i miei colleghi degli altri Ps aziendali. I soggetti che si recano all’ospedale sono prevalentemente persone avanti con l’età che escono anche nelle ore più calde, non hanno il senso della sete, si disidratano molto facilmente e l’organismo non riesce a termoregolarsi in modo adeguato. I sintomi del colpo di calore sono: febbre alta che non risponde alla terapia farmacologica, disorientamento, fino all’insufficienza renale acuta». ù

LE DIRETTIVE

Non sono solo gli anziani i più colpiti dal caldo ma anche i bambini, le persone obese, i tossicodipendenti, i malati cronici, chi soffre di patologie cardio-vascolari, le donne incinte e anche gli animali da compagnia. «Siamo pronti per la settimana di “Caronte” perché seguiamo le direttive che la Regione fornisce alle aziende - evidenzia Piero Realdon, direttore della funzione territoriale Ulss 6 Euganea - Gli anziani sono più soggetti più fragili e quindi più a rischio, ma anche i pazienti con patologie croniche, diabetici, nefropatici, i quali hanno un equilibrio più difficile da mantenere che può essere scompensato dal caldo. Il colpo di calore provoca debolezza, nausea, nei casi peggiori febbre e svenimenti, questa condizione dev’essere intercettata e l’arma che abbiamo è la prevenzione. Tenere le tapparelle abbassate nelle ore di punta e aprire nelle ore più fresche, non uscire nelle ore più calde, indossare vestiti leggeri, chiari e possibilmente mettersi un capello, per evitare l’esposizione diretta del sole, bere almeno un litro e mezzo al giorno». 

SUL LAVORO

L’Ulss 6 Euganea per affrontare i giorni più roventi utilizzerà le direttive del protocollo “Piano Caldo 2023” per la prevenzione delle patologie da elevate temperature. Il piano è stato redatto da tutta la rete dei servizi territoriali: dal coordinamento regionale, alla protezione civile, distretti, enti locali, comuni, dipartimenti di prevenzione, associazioni di volontariati, l’Arpav, il Corem e molti altri ed è dedicato in particolare a chi lavora all’esterno, dall’agricoltura all’edilizia, dando specifici consigli riportati anche nel facebook dell’Ulss 6 Euganea. Lo scopo è di facilitare l’accesso alle informazioni sulle risorse e sulle opportunità territoriali, la regione ha attivato il numero verde: 800535535.

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