Caldo record, in 10 al Pronto soccorso, temperatura a 33 gradi, la più alta in Veneto

Mercoledì 12 Luglio 2023 di Mauro Favaro
Malori a causa del caldo torrido di questi giorni

TREVISOMalori, svenimenti e disidratazione. Il caldo picchia duro. Solo ieri 10 persone sono state costrette a rivolgersi ai pronto soccorso degli ospedali trevigiani. A Montebelluna un autotrasportatore si è sentito male mentre stava scaricando il proprio furgone. Gli altri malori, invece, hanno colpito anziani con più di 75 anni. Alcuni stavano facendo dei lavoretti in giardino. E si sono ritrovati improvvisamente senza più forze e con giramenti di testa. Fortunatamente non si è trattato di colpi di calore, condizione che può avere anche risvolti molto gravi, ma di pre-sincopi. I casi sono stati registrati in particolare tra Treviso, Conegliano e Oderzo.

L’ULS DI MARCA

«Le persone sono arrivate in pronto soccorso disidratate spiega Francesco Benazzi, direttore generale dell’Usl della Marca – qui sono state reidratate attraverso una flebo e di seguito dimesse. Non è stato necessario il ricovero». Parallelamente stanno aumentando anche i traumi. Sono sempre di più le persone che giungono nei pronto soccorso a causa di fratture, distorsioni e così via. «In generale in estate cresce il numero di incidenti, anche domestici – specifica Benazzi – e l’andamento è stato subito confermato». A fronte del gran caldo di questi giorni, la raccomandazione è quella di bere molto. Vale per gli anziani, ma non solo. «Se possibile, poi, meglio non uscire durante le ore più calde della giornata» sottolinea il direttore generale. Ieri a Treviso la temperatura massima ha superato i 33 gradi. Tra le più alte di tutto il Veneto, alle spalle dei 35,4 gradi registrati nella zona di Vicenza. Un forno. La minima, di pari passo, di notte non è andata sotto ai 22,6 gradi. Numeri che confermano appieno lo stato di allarme climatico per disagio fisico dichiarato dalla Regione per gli ultimi due giorni. Nel bosco di San Paolo, come documenta Gigi Calesso di Coalizione Civica, si notano alberi sofferenti e morenti. Colpa delle temperature elevante, ma Calesso ritiene sia «necessario intervenire per evitare che altre piante facciano la stessa fine e che, quando sarà possibile, vada programmato ed effettuato il necessario “rimboschimento”». Nelle prossime ore il gran caldo dovrebbe attenuarsi, almeno un po’, con la formazione di alcuni fronti temporaleschi. E purtroppo non è possibile escludere grandinate e fenomeni intensi a livello locale.

IL PIANO

Il piano di emergenza per il caldo, comunque, resta sempre attivo. L’Usl ha attivato lo schema per interventi coordinati che coinvolge, assieme al dipartimento di prevenzione e all’unità cure primarie, con l’assistenza domiciliare integrata (Adi), anche i sindaci, le assistenti sanitarie, le case di riposo e le associazioni di volontariato. L’attenzione è concentrata soprattutto sui 105mila anziani con più di 75 anni che vivono nel trevigiano. «E sono oltre 7mila le persone anziane fragili con importanti problemi di salute. In questo quadro, la rete di sorveglianza consente di far scattare un “Alert” in caso di situazioni a rischio a causa del caldspecificano dall’azienda sanitaria . Le raccomandazioni valgono ancora di più per chi abita da solo ed è costretto a convivere con diabete, ipertensione e problemi di cuore. L’obiettivo è ridurre i rischi al minimo. Come? «Rimanendo al riparo in casa nelle ore più calde, in particolare tra le 12 e le 18 – ribadisce Benazzi – senza fare lavori in giardino o in orto e ricordandosi di bere molto per avere una giusta idratazione». 

Ultimo aggiornamento: 17:16 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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