PADOVA - In cambio di una dose di cocaina ha preteso, da una ragazza di appena 23 anni, una prestazione sessuale consumata a pochi passi dal Tempio della Pace. Il nigeriano di 34 anni Solomon Odiase però, lunedì intorno alle 18.30, non ha fatto i conti con gli uomini della Squadra mobile in borghese.
Lo straniero è stato arrestato, su ordine del sostituto procuratore di turno Benedetto Roberti, e ieri mattina è stato processato dai giudici del Tribunale collegiale con il rito della direttissima.
L’africano, difeso dall’avvocato Tommaso Lessio, ha richiesto e ottenuto di poter patteggiare tre anni.
IL FATTO
Lo spacciatore, nella giornata di lunedì, ha contattato la ragazza tossicodipendente già in cura al Serd per offrirle una dose di cocaina in cambio di una prestazione sessuale. I due, intorno alla 18.30, si sono diretti sul parcheggio del Tempio della Pace. Poi attraverso un pertugio su una barriera di lamiera, sono entrati nell’attiguo campo abbandonato.
E qui, convinti di non essere osservati, hanno consumato il loro rapporto. Ma ad aspettarli c’erano gli uomini della Squadra mobile. Il nigeriano è finito in manette per spaccio di droga aggravato, mentre la giovane è stata sanzionata con una multa.
IL PRECEDENTE
Una mattina di giugno dell’anno scorso, intorno alle 6, una donna a passeggio con il cane sull’argine di Voltabarozzo ha trovato priva di sensi, tra l’erba alta, una ragazza padovana di 30 anni. La giovane è stata soccorso dal Suem 118 e sul posto è intervenuta anche una pattuglia dei carabinieri. «Sono stata violentata» ha dichiarato la trentenne agli uomini dell’Arma. Così sono scattate le indagini condotte dal pubblico ministero Sergio Dini. La ragazza, la sera prima, lungo via Facciolati ha avvicinato uno spacciatore maghrebino. Voleva acquistare una dose di cocaina, ma non avendo soldi ha offerto allo straniero una prestazione sessuale. Il nordafricano ha accettato e si sono appartati sull’argine di Voltabarozzo per consumare. La giovane alla fine del rapporto ha chiesto allo spacciatore altra droga: pagamento sempre in natura. I militari hanno poi rintracciato lo straniero. Non è stato possibile indagarlo per violenza sessuale, ma è finito nei guai per spaccio aggravato e furto. Quella notte infatti avrebbe anche rubato il telefono cellulare della vittima. La Procura, dopo avere chiuso le indagini, ha chiesto il rinvio a giudizio per lo straniero di 35 anni.