LECCE - La prima uscita ufficiale della nuova stagione ha messo in evidenza un buon Cittadella, capace di reggere l'urto di 16.000 tifosi del Lecce e anzi esaltarsi davanti al grande pubblico. Ritmo, intensità e tre gol (che potevano essere anche di più) al cospetto di un'avversaria di categoria superiore non possono che soddisfare Edoardo Gorini e il suo staff tecnico. Al Via del Mare la differenza di caratura non si è vista, anzi: il Cittadella ha lasciato il possesso palla nelle mani del Lecce - un predominio raramente sfociato in reali pericoli per la porta difesa da Kastrati - e ha fatto male nelle veloci verticalizzazioni, raccogliendo un successo a conti fatti meritato. Meglio di così non si poteva cominciare: «Le vittorie aiutano a restituire maggiore consapevolezza ai giocatori, convinzione sul lavoro che si sta portando avanti. A Lecce è stata fatta una prestazione decisamente importante», ha detto Gorini. «Le cose che più mi hanno soddisfatto è l'essere riusciti a rimontare una situazione di svantaggio, che non meritavamo, e il coinvolgimento di tutti i miei giocatori, perché i sei che sono entrati nei novanta minuti e nei supplementari hanno fatto la differenza».
Tante occasioni
Le tante occasioni create potevano far chiudere i conti senza l'extra time, dove il Lecce è invece riuscito a tenere viva la partita sino alla fine: «Con un po' più di attenzione avremmo potuto portare a casa prima la partita, senza rischiare di poter subire il 3-3 nei minuti finali. Su questo aspetto dobbiamo lavorare. La gara nei supplementari ce l'avevamo in mano, Colombo l'ha riaperta su una nostra disattenzione, un aspetto da curare anche in vista del campionato, dove ci aspetta un confronto molto difficile. La superficialità è rischiosa». Il Cittadella dal punto di vista fisico è apparso avanti nella condizione: «Siamo stati pure noi piacevolmente sorpresi dalla risposta avuta dai giocatori. Non nascondo che qualche dubbio sulla tenuta ce l'avevamo perché siamo passati da Lavarone a Lecce in un paio di giorni, da temperature gradevoli al grande caldo. Invece il Cittadella è riuscito a tenere alta l'intensità, anche grazie a chi è subentrato». I cambi rappresentano un vantaggio: «Averne cinque a disposizione per il modo di concepire il calcio che abbiamo noi, che punta tanto sui ritmi alti, è fondamentale. L'ho detto ai miei giocatori, la partita di Lecce dev'essere di esempio, l'importante è che tutti debbano sentirsi coinvolti nel progetto, pronti a offrire il proprio contributo perché le partite sono tante, e lo spazio ci sarà per ognuno». Il Cittadella ha subito trovato i gol degli attaccanti, Asencio ha confermato di essere un elemento sul quale affidarsi: «Le doti del giocatore non si discutono. Aveva bisogno di sentire fiducia, trovare un po' di continuità, non poteva iniziare meglio, il gol vale tanto per lui e per noi tutti. Le premesse sono buone». Asencio un gol, Tounkara due.