Loculi a rischio crollo: scatta il trasloco per 170 salme

Sabato 18 Dicembre 2021 di Lucio Piva
Loculi nel cimitero di Galzignano

GALZIGNANO - O la chiusura per inagibilità del cimitero, oppure il trasloco di 170 salme dai loculi diventati a rischio di crollo a causa di un grave dissesto idrogeoloco che ha compromesso le strutture del piccolo camposanto di Valsanzibio.

E' stata la seconda opzione quella messa in atto dall'esecutivo di Galzignano, costretto a spostare almeno metà delle spoglie del caro estinto che riposano nel cimitero collinare, avviarle alla cremazione ed assegnare loro una nuova collocazione in un'altra ala del camposanto.

L'OPERAZIONE

L'operazione non è stata né semplice, dal punto di vista amministrativo, né indolore dal punto di vista economico. I soldi spesi dal Comune per lo spostamento dei defunti si aggira sui 250 mila euro. Tanto è stato necessario, infatti, per l'acquisto di nuovi ossari nei quali collocare le ceneri dei resti estumulati. «Gli uffici ha spiegato il sindaco, Riccarco Masin hanno lavorato enormemente per rintracciare parenti di persone decedute da lunga data e concordare con loro lo spostamento del parente defunto. Per molte sepolture la concessione trentennale del loculo era già scaduta e quindi lo spostamento dei resti in ossario sarebbe avvenuto comunque. Per le famiglie titolari di concessione ancora in corso, invece, si è proposta la cremazione delle spoglie a spese del comune e la loro collocazione in nuovi cinerari. Quasi tutti hanno accettato questa soluzione». La situazione di pericolo all'interno del cimitero di Valsanzibio era in atto da tempo. Già da alcuni anni lungo il lato sud est del camposanto erano state notate delle crepe che si insinuavano sempre più pericolosamente fra le sepolture.

Ma ultimamente la situazione si era aggravata al punto da dover attivare interventi di messa in sicurezza urgente. «Sembra che a determinare il dissesto che ha compromesso le strutture del cimitero ha continuato Masin concorrano diverse problematiche legate a fenomeni di erosione registrati in profondità. Eravamo intervenuti a monitorare il fenomeno collocando dei vetrini all'interno delle crepe murarie. E l'esito dell'indagine ci ha indotto a non perdere altro tempo e a trasportare le salme altrove». I loculi che sono stati forzatamente abbandonati saranno comunque ricostruiti. Ma in un'altra parte del camposanto, rivelatasi più al sicuro da crolli e fessurazioni. Le operazioni di trasloco delle salme, già iniziate in questi giorni, continueranno per le prossime settimane. Poi, a trasloco avvenuto potranno finalmente riprendere il riposo eterno.
 

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