All'asta la rsa Casa Breda, base 3,4 milioni. Ma c'è l'accordo con l'Ulss 6

Un altro pezzo del patrimonio della Fondazione sarà venduto: base 3,4 milioni ma è già pronta l'offerta dell'Unità socio sanitaria

Mercoledì 27 Aprile 2022 di Mauro Giacon
All'asta la rsa Casa Breda, base 3,4 milioni. Ma c'è l'accordo con l'Ulss 6

PADOVA - Vendesi all'asta casa di riposo per anziani affetti da sclerosi multipla in via Eulero 80. Prezzo modico. Potremmo riassumere così i connotati dell'asta pubblica che si terrà il 21 giugno per vendere i tre edifici di cui si compone la rsa Casa Breda a Brusegana già oggi nell'ombrello del complesso socio sanitario ai Colli ma gestita da Nuova Sair, cooperativa sociale. Il bene è valutato 4,5 milioni di euro. Viene offerto all'asta a 3,4 milioni con offerta minima di 2,5. Notaio delegato è Emanuela Carrucciu che già seguendo altre pratiche Breda (l'ippodromo) responsabile della procedura esecutiva su delega del tribunale.
In asta tre edifici più parco e viali per 12mila metri quadrati. Ma è un atto formale che potrebbe essere addirittura superato da una vendita all'Ulss 6 con cui c'è già un'intesa di massima. L'Unità socio sanitaria infatti è molto interessata alla struttura.
Questa però è solo l'ultima puntata di una telenovela infinita, ovvero la vendita del patrimonio della Fondazione Breda dopo che all'inizio degli anni 2000 alcuni amministratori hanno pensato di ripianare i debiti lanciandosi in operazioni spericolate che l'hanno fatta fallire: risultato 200 creditori e 24 milioni da pagare. Circa la metà sono appannaggio di tre istituti di credito (Monte dei Paschi di Siena, Banca Intesa e Credito Cooperativo di Sant'Elena), mentre la cifra restante appartiene ad uno stuolo di società cooperative di servizi, specializzate in assistenza, ristorazione e pulizie, e ad un nutrito gruppo di professionisti. Fra i beni venduti c'è il ristorante dell'Ippodromo (il 15 novembre scorso per 800mila euro) mentre la pista e gli impianti non sono ancora stati ceduti malgrado numerose aste. La prossima è il 9 giugno per meno di 2 milioni di euro (la prima due anni fa era per 6,3 milioni).
Fra gli altri pezzi di pregio il migliore resta senza dubbio la villa sede della Fondazione a Ponte di Brenta e intitolata al benefattore Vincenzo Stefano Breda. Tre anni fa il Comune si era detto pronto a comprarla. Lo stabile ha 5 ettari di parco. Ora sembra che, dopo la pandemia, l'interesse sia scemato.

 

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