Caro energia e boom di turisti: niente ferie ad agosto per bar e ristoranti

Martedì 1 Agosto 2023 di Gabriele Pipia
Un locale chiuso per le ferie di agosto

PADOVA - Il vecchio cartello con la scritta “Chiuso per ferie” viene esposto sempre meno, spesso e volentieri sostituito da quello che invece recita “Cercasi personale”. In questo mese di agosto un locale padovano su due ridurrà il periodo di chiusura rispetto al passato e alcune centinaia non abbasseranno la serranda nemmeno per un giorno, neanche a Ferragosto. I motivi sono principalmente due: da un lato le difficoltà economiche degli ultimi mesi e dall’altro il pieno ritorno dei turisti, con la provincia di Padova tornata ai livelli pre-pandemia. Un’occasione per rimpinguare un po’ le casse dopo una fase difficilissima, tra caro bollette e aumenti dei costi delle materie prime.
La fotografia della situazione è stata scattata dall’Appe, associazione padovana dei pubblici esercizi, che solamente tra i propri associati ha già contato 200 locali che non chiudono ad agosto.

Un numero in continua crescita considerato che fino a prima della pandemia erano poco più di 100. 

L’INIZIATIVA

Anche quest’anno sul sito sul sito www.gustarepadova.it l’associazione ha pubblicato l’elenco delle attività che hanno comunicato la loro mancata chiusura. «Mai come quest’anno molti locali, soprattutto in città, hanno deciso di ridurre al minimo o annullare del tutto la pausa a cavallo di Ferragosto, soprattutto per cercare di rientrare degli aumenti nei costi generali delle attività. Aumenti che ormai durano da molti mesi» conferma il segretario Filippo Segato

LE CAUSE

Proprio un anno fa iniziava l’impennata dei costi energetici che ha messo in grave difficoltà le imprese fino all’ultima primavera con bollette in alcuni casi addirittura quadruplicate. «Un anno fa, quando si sperava di poter recuperare un minimo di marginalità dopo le chiusure forzate per Covid, si è abbattuta sui pubblici esercizi la tempesta perfetta fatta di spaventosi aumenti energetici, calo dei consumi, incremento dei tassi d’interesse e dei costi delle materie prime e difficoltà nel reperire personale dipendente - ricorda il segretario -. Per questo oggi gli esercenti cercano di recuperare tutto il fatturato possibile, anche rinunciando alla classica pausa estiva». 

I COSTI

Dopo il grande aumento di inizio 2022 ora i costi delle materie prime si sono stabilizzati ma restano comunque molto alti soprattutto per quel che riguarda latte, formaggi, burro, panna e prodotti di ortofrutta. «L’unica voce che non è aumentata è quella del costo del personale visto che si applica ancora il vecchio contratto collettivo nazionale e sono in corso le trattative tra la Fipe e i sindacati dei lavoratori per arrivare ad un rinnovo» spiega Segato. Attualmente la busta paga standard per un cuoco di livello 4 è di 1.560 euro lordi, 1.350 euro netti. Per un livello 5 (cameriere, barista) si scende a 1.463 lordi, 1.270 netti.

IL PANORAMA

A rimanere aperti tutti i giorni sono soprattutto i locali serali in città. «Grazie alla nostra iniziativa - evidenzia soddisfatto Segato - i clienti hanno a disposizione uno strumento per conoscere dove passare una bella serata in città, magari per un aperitivo in centro, una cena al fresco sui Colli, una pizza in compagnia degli amici, oppure per gustare un buon gelato. Potrebbe anche essere l’occasione per scoprire qualche esercizio che non si conosceva». 
«È ogni anno un’ottima iniziativa – chiosa Antonio Bressa, assessore alle attività produttive e al commercio del Comune di Padova – per valorizzare una categoria che anche ad agosto vuole offrire accoglienza e servizi per chi resta in città o ci arriva da turista». 

LA RICERCA

Intanto, in ogni caso, restano le difficoltà di un settore caratterizzato da fortissimo turnover. Il calo del numero complessivo di attività è ormai costante ma al tempo chi tiene botta continua a cercare lavoratori. Mancano soprattutto le figure intermedie come aiuto cuoco e aiuto pizzaiolo. Appe stima che bar e ristoranti stiano cercando un migliaio di lavoratori per agosto. Considerando che in tutta la provincia le attività sono tremila, ciò significa che una su tre attualmente necessità di almeno un nuovo dipendente.

Ultimo aggiornamento: 16:51 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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