Padova. Ecco i soldi per rilanciare Busitalia. Si chiude il braccio di ferro sul contratto tra società, Comune e Provincia

Domenica 24 Dicembre 2023 di Alberto Rodighiero
Padova. Ecco i soldi per rilanciare Busitalia

PADOVA - Le risorse statali e i fondi del Pnrr salvano i bilanci di Busitalia Veneto.

Grazie a 66,5 milioni (ma si potrebbe arrivare anche a 70) che arriveranno nei prossimi anni dal ministero dei Trasporti e dal Piano nazionale di ripresa e resilienza, la partecipata di Ferrovie dello Stato che gestisce il trasporto pubblico a Padova e provincia potrà rinnovare entro qualche anno (probabilmente 3 anni) il suo parco mezzi che attualmente può contare su 500 bus di cui 200 del servizio urbano e 300 dell'extraurbano. Nello specifico con i fondi messi a disposizione dallo Stato e dall'Europa sarà possibile acquistare 180 nuovi mezzi: 100 a metano e 80 elettrici. I primi saranno utilizzati per il servizio extraurbano e i secondi per l'urbano.


LA BATTAGLIA
Risorse che di fatto pongono fine al braccio di ferro che ormai da anni si è instaurato tra l'ente di governo del trasporto pubblico (Comune e Provincia) e Busitalia. Un braccio di ferro che rischiava di finire dritto dritto in tribunale. Da una lato, infatti, Palazzo Moroni e la Provincia contestavano i disservizio con cui ogni giorno devono confrontasi gli utenti, dall'altro l'azienda chiedeva, a fronte dell'aumento generalizzato dei costi e dei bilanci in rosso (quello del 2022 si è chiuso con un passivo di quasi 12 milioni di euro), la revisione del Contratto di servizio. Un contratto dal valore di 354 milioni di euro, firmato nel 2020 e della durata di 9 anni.
Secondo alcune indiscrezioni, la partecipata di Fs avrebbe chiesto di passare dai circa 40 milioni di euro che vengono corrisposti ogni anno per garantire il sevizio, a 45 milioni. Richiesta che Comune e Provincia hanno respinto con decisione al mittente. Ne è nata una lunga trattativa che ha visto protagonisti il sindaco Sergio Giordani, l'ad di Busitalia Gino Colella, l'assessore alla Mobilità Andrea Ragona e il vicepresidente della Provincia (con delega ai Trasporti) Vincenzo Gottardo.


L'INTESA
Ora, però, si è arrivati ad un'intesa, tanto è vero che Comune e Provincia qualche giorno fa hanno approvato quelle che vengono definite le "Linee programmatiche per l'addendum al Contratto di Servizio Tpl". Linee guida che saranno ridiscusse quando tra il 2025 e il 2026 quando entrerà in servizio il Sir3 e, di conseguenza, alcune percorrenze dei bus saranno destinate a venir meno in favore del tram.


SODDISFAZIONE
«Abbiamo conseguito un risultato molto importante e ringrazio l'ad Gino Colella ha commentato Ragona . L'azienda viene messa nelle condizioni di poter continuare a garantire il servizio senza che Comune e Provincia siano costrette a dover stanziare risorse aggiuntive. Oltre ai fondi in arrivo dallo Stato e dal Pnrr, per il rinnovo del parco mezzi l'azienda può contare su altri 16 milioni di euro già messi a disposizione. A questi si aggiungono i ristori legati al Covid, con 8 milioni già stanziati, che dovrebbero coprire i disavanzi accumulati con gli ultimi bilanci. Grazie ai nuovi stanziamenti, quasi tutto il parco mezzi del sevizio urbano sarò elettrificato».


«L'accordo prevede poi che Busitalia ha aggiunto possa ricorrere alla flessibilità, entro il limite massimo del 5%, delle percorrenze chilometriche contrattuali. Le corse, però, non sono destinate ad essere tagliate, anzi presto ci saranno delle novità. L'auspicio ora è quello che si possa risolvere anche il problema degli autisti, magari con una nuova politica salariale».
«Questo risultato è il frutto di un gradissimo lavoro fatto dall'ente di governo ha detto, poi, Gottardo l'immissione nel servizio extraurbano dei nuovi bus a metano è destinato a rinnovare in maniera radicale il parco mezzi. Proprio per questo sarà necessario riorganizzare buona parte dei depositi presenti sul territorio e su questo siamo già pronti a mettere in campo 4 nuovi progetti». «Ora è importante che il concessionario dimostri con azioni concrete un cambio di rotta nell'erogazione del servizio ha concluso non solamente per quanto riguarda gli aspetti legati al comfort, al cambio dei mezzi, all'info mobilità, alla tecnologia, ma anche per garantire una regolarità nel servizio».

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